E furono amazzoni...



Il mito della capitolazione dell'uomo di fronte a una femmina fa parte di una serie di elementi che si ritrovano nell'Epopea di Gilgamešh. Partiamo con il ricordare che l’Epopea di Gilgamešè il primo poema epico della storia della letteratura universaleScritto in babilonese a caratteri cuneiformi, l’opera risale al III millennio a.C. circa!
Il poema parla di Enkidu, una delle creature dalla dea  Ninhursag (che insieme ad Anu è considerata la progenitrice della maggior parte degli dèi...  per alcuni sorella e moglie di Enlil). Questo giovane “guerriero primitivo” venne mandato dagli dèi in terra e crebbe con gli animali delle foreste: viveva e si accoppiava con essi...  c'era in lui la forza del dio della guerra:  lunghi, come quelli di una donna, i suoi capelli che ondeggiavano come quelli della dea del grano; aspro il suo corpo, coperto di pelo arruffato, come quello del dio del bestiame. Viveva e si accoppiava con gli animali: distruggeva tutto ciò che incontrava. Era ignaro dell'Umanità e nulla sapeva della terra coltivata!  Per iniziarlo alla civiltà, la dea gli mise accanto una sua sacerdotessa, Shamhat: sedotto, giacque con la donna in beatitudine per sette giorni e sette notti cominciando a conoscere l'Umanità; la maratona amorosa di Shamhat ed Enkidu  raddoppiò cominciando a provocare in lui cambiamenti psicologici che subisce man mano che diventa umano... poi, quando Enkidu volle ritornare agli abituali accoppiamenti con gli animali dei boschi, essi non lo vollero più e fuggirono terrorizzati. Primitivo ma divenuto saggio, il giovane capì di aver trovato nella donna la via giusta...



e l'arrivo del patriarcato le fece diventare  amazzoni...






Così gli dei crearono le amazzoni...
per influenzare il cuore degli uomini con l'amore...

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E da quando, circa 7.000 anni fa, a più ondate arrivarono nel Mediterraneo gli Indoeuropei (popoli che vivevano nell’Asia settentrionale e che veneravano un Dio maschio, conquistatore e guerriero) 
il maschio antropomorfo 
 si pose al centro dell'universo conosciuto e conoscibile e vennero le guerre, una dietro l'altra... per circa duemila anni la religione della Dea tentò di resistere creando le amazzoni, donne divenute guerriere; ma le amazzoni furono sopraffatte e, con loro, la religione della Dea Madre... da allora, le donne cercarono di convivere a fianco del nuovo pantheon maschile.



Questi volti apparsi tra la folla:
Petali su un ramo umido e nero.
Pier Paolo Pasolini
E circa 7.000 anni fa a più ondate arrivarono nel Mediterraneo gli Indoeuropei (popoli che vivevano nell’Asia settentrionale e che veneravano un Dio maschio, conquistatore e guerriero); il maschio antropomorfo 
 si pose al centro dell'universo conosciuto e conoscibile e vennero le guerre, una dietro l'altra... 

Così gli dei crearono le amazzoni...
donne con lo stesso destino di morte degli uomini...
guerriere per influenzare il cuore degli uomini con l'amore...

 "Amazzoni" il mito delle donne guerriere

...per circa duemila anni la religione della Dea tentò di resistere con le amazzoni ma fu sopraffatta e, da allora, le donne cercano di convivere a fianco del nuovo pantheon maschile.
Al tempo in cui i capi indeuropei finirono con imporre il proprio credo creando leggi che limitassero la libertà delle donne, con l’obiettivo principale di garantirsi il possesso, attraverso di esse, dei loro figli, dei loro beni materiali e delle loro eredità. Hanno così introdotto la monogamia e il matrimonio e hanno relegato la donna a occuparsi solo della famiglia. Sono nate le religioni monoteiste dell’Ebraismo e in seguito dell’Islamismo e del Cristianesimo, che hanno operato una mirata demonizzazione della donna.
 Il culto della Dea ha provato a resistere di nascosto ma con grosse difficoltà, soprattutto nelle epoche di maggiore intolleranza della Chiesa, come dimostra il numero agghiacciante di donne uccise in Europa nel Medioevo durante la “caccia alle streghe”: nove milioni. Quello che era in palio era il controllo dei territori e del potere. Con la forza è stato strappato alle donne.

Ah! La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare. 
Gli uomini possono essere analizzati, le donne... solo adorate.
Osca Wilde


E ancora nel II millenio a.C. esisteva una società matriarcale potente: i Lici. Furono un popolo indoeuropeo del gruppo anatolico, stanziato in Anatolia fin dal II millennio a.C. nella regione che da essi prese il nome di Licia, all'estremità sud-occidentale della penisola anatolica; hanno subito una forte influenza ellenica per le numerose colonie greche della costa di Licia e successivamente assorbiti dai Romani.

Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le donne non vi partecipano a fianco degli uomini. Al mondo ci sono due poteri: quello della spada e quello della penna. Ma in realtà ce n’è un terzo, più forte di entrambi, ed è quello delle donne.
Malala Yousafzai


Solitaria, superba, immacolata, incorruttibile, dannata, imperscrutabile, indecifrabile, infinita, armonica. Sono esattamente ciò che sei dentro di me. Sono il tuo amore su questo pianeta.
Ti seguo nudo. [...] Primordiale, primigenia, prioritaria, multiforme, molteplice, matrice, menade. Sillaba dell'inesprimibile, capezzolo del nulla, chimera. Sei essenzialmente il suono del tuo nome. Sei la parte visibile dello zero"

Nasos Vaghenàs


E nel 530 a.C. Tomiri si affermò come una grande condottiera e guerriera leggendaria. In quel periodo, Ciro il Grande e il suo esercito stavano conquistando le steppe eurasiatiche senza pietà. Tuttavia, Tomiri pose fine ai suoi trionfi decapitandolo sul campo di battaglia.
Tomiri era la regina dei Massageti all'inizio del V secolo a.C., nella regione che oggi è il Kazakistan. I capi delle tribù sottomesse erano restii a farsi governare da una donna e per questo lei doveva costantemente dimostrare il suo valore e la sua forza per evitare rivolte. 

Artemisia...
È ricordata soprattutto per la sua partecipazione alle battaglie di Capo Artemisio e di Salamina (480 a.C.) come alleata dell'Impero persiano contro la coalizione greca, nel corso della seconda guerra persiana. Artemisia, unica donna col grado di comandante nella flotta di Serse, era alla guida di cinque triremi, che avevano un'ottima reputazione fra tutte le navi del Re Serse..

E poi venne Cleopatra: 
Cleopatra è stata una regina guerriera che ha svolto un ruolo attivo nella politica e nelle guerre del suo tempo. Ha guidato le forze egizie in battaglia, reclutando mercenari e dirigendo la flotta reale. Si racconta che Cleopatra abbia partecipato attivamente alla battaglia di Azio, forzando il blocco navale di Ottaviano sul ponte della sua nave ammiraglia.

E un team multidisciplinare dell'Università di Melbourne ha ricostruito la testa di una donna egizia che potrebbe essere vissuta sotto il regno di Cleopatra
Questa testa femminile mummificata è stata ricostruita come parte di un progetto più vasto... molto resta da scoprire su questa donna che visse circa 2000 anni fa, a partire dalle cause della sua morte, avvenuta tra i 18 e i 25 anni.




E poi Boudicca... una figura di spicco della resistenza celtica contro il dominio romano all'inizio del I secolo . 


Dopo l'uccisione del marito per mano delle forze romane, si assunse il compito di guidare la lotta dei Britanni per la libertà. Alla guida di un esercito composto da un numero uguale di truppe maschili e femminili, le campagne di Boudicca ebbero un grande successo. Raggiunse persino Londinium (l'odierna Londra) mettendo a ferro e fuoco la città.

La donna celtica aveva il diritto di scegliere il proprio marito e non poteva essere presa in sposa senza il suo consenso. Una volta sposata non entrava a far parte della famiglia del marito, ma rimaneva proprietaria dei propri beni e poteva amministrarli. Le donne celtiche erano promiscue e le mogli erano condivise dai parenti maschi del marito.

Amazon e Achillia le gladiatrici graziate da Roma. Non semplici guerriere ma icone di forza che Roma ha provato a cancellare.


Siria, terzo sec. d.C. Donna indipendente e guerriera intrepida, Zenobia era la regina di Palmira, un'oasi divenuta nei secoli regno sicuro e prospero, punto d'incontro fra Occidente e Oriente.
Zenobia, la regina della città stato di Palmira, che nel terzo secolo d.C. fece tremare Roma.

E poi arriva la britanna Ginevra...
una figura che si colloca intorno al V sec. d.C.  Una donna britanna che, al fianco di Artorio [il mitico re Arù] cercò di colmare il vuoto di potere lasciato dai Romani in ritirata, contrastando l'invasione degli Angli e dei Sassoni... ovverosia quando Roma nel IV secolo  d.C. in Britannia fu soggetta ad attacchi dall'esterno, i Sassoni da est e gli irlandesi da ovest che, combinati con una rivolta generale della guarnigione sul Vallo di Adriano, lasciò la Britannia Romana supina nel 367. E quando Costantino III divenne imperatore nel 407 la Britannia Romana giunse alla sua fine. Gli abitanti vennero costretti a badare alla propria difesa e al proprio governo, un fatto reso chiaro in un documento che l'Imperatore Flavio Augusto Onorio mandò loro nel 410. 
Un fatto che diede l'incipit alla saga di Re Artù, di Ginevra e Lancillotto: il tempo di Excalibur e dei Cavalieri della Tavola Rotonda.

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E come non ricordare la sua galeotta storia d'amore con Lancillotto... come non ricordare che sui sudati scritti che narravano la loro passione di sensi e di sesso si consumò la tragedia di Paolo e Francesca...
quell'amor, ch'a nullo amato amar perdona.


E poi la Shieldmaiden (skjaldmær, fanciulla dello scudo), una donna dell'VIII sec. d. C. che aveva scelto di combattere come un guerriero al fianco degli uomini nella cultura scandinava. Le fanciulle dello scudo appaiono anche in saghe come Hervör, Heiðreks e Gesta Danorum. Anche se la loro esistenza storica è ancora fortemente dibattuta, le Shieldmaidens appaiono anche nelle storie di altri popoli germanici: Goti, Cimbri e Marcomanni.
Una famosa Shieldmaiden fu Freydís Eiríksdóttir, una delle figlie di Erik il Rosso, il vichingo che guidò l'insediamento nordico della Groenlandia intorno al 985 o 986legata alla colonizzazione norrena dell'America settentrionale. 

Matilde di Canossa 1046*1115
potente feudataria che difese con fervore il papato durante la lotta per le investiture.



Bisogna soltanto saper camminare intrepidi sull'abisso: o si conquista la propria cima, o si perisce. Non sarà in ogni caso la vita grigia di quelli del gregge, che si accorge a malapena di esistere.
Stanisław Ignacy Witkiewicz


Jeanne de Clisson, soprannominata Leonessa di Bretagna, (1300*1359) fu una nobildonna bretone che divenne corsara per vendicare il marito dopo che questi fu ingiustamente giustiziato per tradimento dal re francese.




Jeanne d'Arc, 1412*1431
quando i normanni inglesi cercavano di sottomettere i franchi di Gallia.



Le donne, forse, accolgono con maggiore indulgenza le contraddizioni umane pur indugiando con singolare accanimento sulle loro sfumature.
Alice Di Stefano






"La donna è musica perduta nella carne."

Le donne sono molto più dure degli uomini, sotto la superficie. Chiamare le donne il sesso debole è una solenne sciocchezza.
Carl Gustav Jung

"La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare. Gli uomini possono essere analizzati, le donne solo adorate."
Oscar Wilde



Così eri: anche sul ciglio di un crepaccio dolcezza e orrore
in una sola musica.
Eugenio Montale

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