Mamma non andare...

Tutti dovrebbero poter tornare indietro con la memoria ed essere certi di aver avuto una mamma che amava tutto di loro, anche la pipì, anche la cacca. Chiunque dovrebbe poter essere sicuro che la mamma gli voleva bene giusto perché era lui, e non per per quello che avrebbe potuto fare. Altrimenti non ci si sente in diritto di esistere, si sente che non si sarebbe mai dovuti nascere. Non importa cosa succede poi a questa persona, non importa se soffre, può sempre guardare indietro e sentire che può essere amato. Può amare se stesso: non può più rompersi. Ma se non può tornare su queste cose, allora può rompersi. Ci si può rompere soltanto se si è già a pezzi. Finché il mio "io bambino" non è stato amato io ero a pezzi. Amandomi come si ama un bambino lei mi ha aggiustato.
Scritto nel 1955, “L'io diviso” è l'opera più originale e profonda dell'anti-psichiatra Ronald David Laing (1927 – 1989)


[a volte capita... ma a me no]
Mia madre ha sacrificato i suoi sogni
affinché potessi sognare io.
Rupi Kaur

[la madre questo dovrebbe fare... amarci per quello che siamo]
Una ferita universale: la sensazione di non essere amati per quello che siamo.
John Welwood da: Amore perfetto, Relazioni imperfette

[ma lei mai lo ha fatto...]
Prendimi per mano, mamma!
Regalami il tuo sorriso e pure una bugia, tanto so che la vita è solo un sogno e i sogni, si sa, non vivono a lungo.


Rimpianto antico.
liberamente ispirata a Giosuè Carducci
L'albero a cui tendevi
i pargoletti sogni,
il verde melograno
dai bei vermigli fior,
nella muta contada solinga
rinverdì tutto or ora,
e giugno lo ristora
di luce e di calor.
Tu fior della lor pianta
distratta e risecchita,
tu della loro vana vita
secondo e trascurato fior,
sei in una vita acre,
sei in un destino freddo
né il sol più ti rallegra
né ti sorride amor. 
[quando, sin da piccola, senti dire che una figlia è poca e due son troppo... e tu non sei la prima]



Perché non parli con tuo figlio di felicità?


Avrei voluto tanto che il ricordo della prima poesia che avessi letto
fosse stato il sorriso di mia madre.

E poi quelle mamme che non riescono a manifestare affetto risultando, se non gelide, comunque distaccate. Con l’incapacità di abbracciare, baciare, coccolare il bambino che ha la percezione di essere un fastidio...


Tante mamme, in troppe, credono che
 crescere sia automaticoinvece è un qualcosa che bisogna aiutare a fare.

Avrei tanto voluto una madre che abbracciasse le mie ribellioni, anche se con i necessari limiti. Che abbracciasse i miei  sogni, anche se con le inevitabili restrizioni. Che abbracciasse la mia indole allo sport. Che abbracciasse la mia indole agli studi scientifico*agrari. Che mi abbracciasse e basta... ma mamma no, non lo hai mai fatto, e mi ha sempre giudicata. Ogni mio sbaglio era un mio fallimento. Mai ho potuto contare nel suo sguardo di approvazione che mi avrebbe dato forza e coraggio...

Nirrimi Hakanson Photography

Madre, mi avevi [ma] io non avevo mai te
Ti volevo [ma] tu non volevi me...
John Lennon, "Mother"

[Riflessione linguistica o semplice utopia?]




Se dovessi rinascere, sceglierei di essere la madre di mia madre.
Se potessi scegliere chi essere, sceglierei sicuramente di essere la madre di mia madre.
Perché?!
Beh, le direi che i baci sono belli...
Le leggerei le favole...
Le rimboccherei le coperte di notte e le direi con tutto il mio amore quanto le voglio bene.
Le insegnerei che la vita è bella tra le braccia di chi ti ama.
Le comprerei una mela caramella.
Le canterei canzoni.
Giocheremmo per terra.
Se potessi essere qualcun altra, sarei sua madre senza esitazione; le insegnerei che è meraviglioso svegliarsi ogni mattina al suo fianco.
Perché se la amassi così tanto come figlia mia...
pensate quanto mi amerebbe tenendomi tra le sue braccia appena nata!
freeform da Rosen Jaden


In tutta la mia vita, ho sempre avuto paura di perdere le persone che amo. 
A volte mi chiedo, c’è qualcuno là fuori che ha paura di perdere me?
Wiz Khalifa

I figli si partoriscono ogni giorno.
Alda Merini

“Lloyd, ma tu lo sai cosa significa essere madre?” 
“Posso solo immaginarlo, sir.” 
“E…?” 
“Credo che sia passare la vita a dare forma a un capolavoro creato con amore incondizionato e devozione totale” 
“Una madre è quindi molto simile a un artista, Lloyd?” 
“Al contrario, sir. Credo che siano gli artisti che vorrebbero essere come le madri” 
“Grazie, Lloyd” 
“Prego, sir” 


[a volte capita... ma a me no]
Mia madre ha sacrificato i suoi sogni
affinché potessi sognare io.
Rupi Kaur

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E ve la ricordate "La bella addormentata nel bosco"?
Una della tante interpretazioni di questa fiaba ce la dà Marie Louise Von Franz. Famosa psicoanalista svizzera, allieva di Jung, ha studiato in maniera approfondita il significato e i simboli delle fiabe: ci spiega che Rosaspina sarebbe la storia di una giovane che viene “punta” da una figura materna in qualche modo ostile. Una mamma che, per qualche motivo storico evolutivo personale, si comporti in modo freddo verso la figlia, la colpisce con parole che la feriscono, la pungono per l’appunto, e lei non riuscirà a vivere serenamente e a pieno la sua femminilità, che cadrà addormentata. Nella favola, dove aspetti psicologici positivi e negativi risultano abilmente scissi, la mamma nel suo essere negativa per la figlia è rappresentata dalla fata, il “materno cattivo” diventa la fata cattiva, la strega. In tali situazioni, le potenzialità della figlia, le sue energie creative, non si svilupperanno come potrebbero finché la giovane non maturerà, solo il tempo e un profondo percorso psicologico evolutivo potranno aiutarla. Nella fiaba infatti, la giovane si risveglia passati cento anni.


Pop Tops, 1971
Finestre chiuse sulla via...
han spento gli occhi casa mia
E da che parte andrò non so più...
A sedici anni ero già ferita dalla realtà
E mi sentivo sempre più giù...
Trovavo sempre in braccio a te la risposta a tutti i miei perché.
Ma adesso non risponderai più...
Incontro al mio destino andrò
La direzione non la so
Il primo treno e salirò su...
Un giorno tu m'hai detto "sai col primo amore te ne andrai..."
E invece sei fuggita tu...
Finestre chiuse sulla via
e neanche io ci tornerò più...

ph Emma Watson con il libro della scrittrice statunitense
Maya Angelou "Mom & Me & Mom"
 nella sua attività di promozione
della diffusione di testi chiave
per dare voce al movimento femminista.



Mom & Me & Mom è una panoramica della vita di Angelou e rivisita molti degli stessi aneddoti che racconta nei suoi libri precedenti. La prima sezione, intitolata "Mom & Me", è incentrata sui primi anni di Angelou, prima dei 17 anni, e sul suo passaggio dal risentimento e sfiducia verso sua madre all'accettazione, al sostegno e all'amore nei suoi confronti. Dopo che Baxter l'ha aiutata durante la nascita di suo figlio, Angelou passa dal chiamare Baxter "Lady" a "Mamma". Nella seconda sezione del libro, intitolata "Me & Mom", Angelou racconta l'amore incondizionato, il sostegno e l'assistenza che si sono dati l'un l'altro, mentre Baxter l'aiuta attraverso la maternità single, un matrimonio fallito e gli alti e bassi della carriera.

“La cosa più importante che un padre può fare per i propri figli è amare la loro madre.”
Henry Ward Beecher

Quando da coppia si passa a tre, quattro, cinque... tutto cambia. Stanchezza, differente investimento  affettivo, il passaggio da donna a mamma, altro... non ci si dimentichi però che la sessualità fornisce calore alla coppia, sempre che non si sia troppo perfezionisti nella ricerca del "momento giusto e perfetto" e se non si è troppo stanchi. Senza sessualità la coppia diventa o una coppia di carissimi amici o una associazione di mutuo soccorso... il tempo della sessualità va protetto e delimitato dall'intrusione di altro e di altri: figli, lavoro, genitori, faccende di casa... raccomandazione rivolta soprattutto alla donna, più permeabile al problema.



Nina Simone, 1964
qualche volta vedi che sono fuori di me...?
non sai che nella vita nessuno può sempre essere un angelo?
Quando tutto va male, alcune cose le vedi brutte
Ma io sono solo un’anima le cui intenzioni sono buone
Oh Signore, non lasciare che io sia fraintesa
Sai a volte sono così spensierata
con una gioia che è difficile nascondere
poi a volte sembra che tutto quello che ho sia solo
preoccupazione
e allora sei destinato a vedere l’altro mio lato
Ma io sono solo un’anima le cui intenzioni sono buone
Oh Signore, non lasciare che io sia fraintesa
Se sembro nervosa voglio che tu sappia
non ho mai avuto intenzione di prendermela con te
la vita ha i suoi problemi e io ne ho più della mia parte
ma quella è una cosa che non ho mai avuto intenzione di fare
perché ti amo... sono solo umana
non sai che ho difetti come chiunque altro?
A volte mi ritrovo da sola rimpiangendo qualche piccola cosa stupida
Alcune semplici cose che ho fatto
sono solo un’anima le cui intenzioni sono buone
Oh Signore, non lasciare che io sia fraintesa
non lasciare che io sia fraintesa
Provo così duramente
Così non lasciare che io sia fraintesa...

Non mi dire mai
Non posso farlo.
A me, che ho ballato
Con due cuori.
E ho respirato
Con quattro polmoni.
A me, che sono stata ghiaccio
Fuoco e vento.
Che ho portato
Nella mia pancia
Il peso di due mondi,
E ho partorito
La vita.
Che ho abbracciato
la tristezza senza paura.
E ho pianto sorrisi.
A me non dirlo
Che non sono capace
Di qualcosa.
O di tutto.

Eva Lopez Martínez


E ricordati, io ci sarò.
Ci sarò su nell'aria.
Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami.
Ci si parla.
Ma non nel linguaggio delle parole.
Nel silenzio.
Tiziano Terzani

ph Walter Chappell

E il cuore quando d'un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d'ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m'avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.
"La madre", Giuseppe Ungaretti.

La frottolosa vita di Santangelj Mary... madre per voluto sbaglio!
*Mamma... ma tu volevi un maschio o una femmina? 
*Figliolo... io volevo solo allacciarmi le scarpe!



Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano due o tre. 
Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino.

Enzo Biagi

ph Chris Maher


Le madri non cercano il paradiso,
il paradiso io l’ho conosciuto
il giorno che ti ho concepito.

Alda Merini

«La specie umana continuerebbe ad esistere 
se i bambini venissero messi al mondo 
per un atto di pura razionalità? 
Un uomo non proverebbe piuttosto un’empatia tale nei confronti della generazione successiva da volerle risparmiare il peso dell’esistenza? O almeno da non accollarsi a sangue freddo la responsabilità di quel peso?»
Arthur Schopenhauer (1788-1860), 
da “Le sofferenze del mondo” 

Mamma 
chissà se valeva la pena 
fare tanta strada e arrivare qua...
[La ragazza e la miniera]
brano di Francesco De Gregori.


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