Il divino soffio della conoscenza...


[ Gli scrittori mi hanno salvato la vita ]
anche se si sono sparati in bocca, si sono impiccati, sono stati in manicomio, dormivano in una roulotte, o da bambini avevano paura di svegliarsi trasformati in scarafaggi.
Gianni Solla


“Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi. Ma allora qual è lo scopo della lettura?”
Fu questa la domanda che un allievo una volta fece al suo Maestro.
Il Maestro in quel momento non rispose. Dopo qualche giorno, però, mentre lui e il giovane allievo se ne stavano seduti vicino ad un fiume, egli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell’acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che era lì in terra.
L’allievo trasalì, poiché sa
peva che era una richiesta senza alcuna logica.
Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e, preso il setaccio, iniziò a compiere questo assurdo compito. Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per tirarne su dell’acqua da portare al suo Maestro, non riusciva a fare nemmeno un passo verso di lui che già nel setaccio non ne rimaneva neanche una goccia.
Provò e riprovò decine di volte ma, per quanto cercasse di correre più veloce dalla riva fino al proprio Maestro, l’acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.
Stremato, si sedette accanto al Maestro e disse: “Non riesco a prendere l’acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, è impossibile e io ho fallito nel mio compito”
“No – rispose il vecchio sorridendo – tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L’acqua, filtrando dai suoi buchi lo ha ripulito”
“Quando leggi dei libri – continuò il vecchio Maestro – tu sei come il setaccio ed essi sono come l’acqua del fiume”


“Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata. 
Questo è lo scopo della lettura”.


[il “libridinoso” accosta il naso al libro, "sniffa" il suo sapore]
Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare..
Carlos Ruiz Zafón

Il “libridinoso” lo si riconosce da come rallenta davanti ad una libreria: non appena avverte la presenza di una grossa concentrazione di carta stampata, si blocca, dà uno sguardo morboso alla vetrina, vorrebbe allontanarsi ma non ce la fa, esita ancora un poco, poi alla fine, gettata la spugna, entra e si precipita verso il banco. Magari quel giorno ha anche un po’ fretta, un appuntamento di lavoro o d’amore, ma la tentazione è più forte di qualsiasi altro impegno: una forza sconosciuta lo scaraventa all’interno, lo costringe ad aggirarsi fra i banchi, a guardare freneticamente i titoli, i colori, le copertine e le fascette con le tirature.
Da “Il caffè sospeso” di Luciano De Crescenzo




I libri sono riserve di grano
da ammassare
per l'inverno dello spirito.

Marguerite Yourcenar 

Diventiamo intelligenti per capire quanto siamo imbecilli.
Umberto Silva, Uomo che scrive nella notte

Alla fine dei suoi giorni, Tolstoj vide nella letteratura una maledizione e la rese il più ossessivo oggetto del suo odio. Rinunciò allora a scrivere, perché disse che la scrittura era la massima responsabile del suo fallimento morale. E una notte scrisse sul proprio diario l'ultima frase della sua vita, una frase che non riuscì a terminare: "Fais ce que dois, advienne que pourra" (Fai quello che devi, succeda quel che succeda). Si tratta di un proverbio francese che a Tolstoj piaceva molto. 
La frase rimase così: Fais ce que dois, adv...
Enrique Vila-Matas, Bartleby e compagnia



acc....
scusate il disordine, 
siamo impegnati a imparare...

Leggo per legittima difesa.
Woody Allen



Questa è la parte più bella di tutta la letteratura: 
scoprire che i tuoi desideri sono desideri universali, che non sei solo o isolato da nessuno...
Tu appartieni.
Francis Scott Fitzgerald



Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso.

Daniel Pennac.

Quanto più s’allarga la nostra conoscenza dei buoni libri, 
tanto più si restringe la cerchia degli uomini la cui compagnia ci è gradita.

Ludwig Feuerbach

Vivere senza leggere è pericoloso, 
ci si deve accontentare della vita e questo comporta notevoli rischi.
Michel Houellebecq


Gli uomini nascono ignoranti,
non stupidi, la stupidità 
è il risultato dell'educazione.
Bertrand Russell


Perché io scrivo? Confesso di non saperlo, di non averne la minima idea e anche che la domanda è insieme buffa e sconvolgente. Come domanda buffa, avrà certamente delle risposte buffe: ad esempio, che scrivo perché non so fare altro; o perché sono troppo disonesto per mettermi a lavorare. Rammento G.B. Shaw: «Troppo stanco per lavorare, scrivevo libri». Scrivere è certamente un modo astuto per evitare di ‘fare’; intorno a me la gente si preoccupa di vivere, ha famiglia, perce
pisce stipendi, si ammala e muore. Oh, anch’io percepisco stipendi, ma si può chiamare stipendio quanto si ottiene in cambio di ‘scrivere’? Via, non diciamo sciocchezze. Probabilmente scrivere è il modo di frodare che tiene chi è nato ladruncolo o truffatore, ma non ha abbastanza coraggio per delinquere su grande scala.

Giorgio Manganelli, Improvvisi per macchina da scrivere


L'uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo.
La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra,  ma che nessun'altra potrebbe sostituire.
Daniel Pennac

Leggere è il [...] miracolo di una comunicazione nel mezzo di una solitudine.
Marcel Proust


“Incolta io chiamo non già la persona attualmente priva di cultura, ma la persona che, qualunque sia il suo corredo culturale, non sente il bisogno di estenderlo. D’«incolti» vi è dovizia anche tra quei che seggono in cattedre o in accademici seggi: gente che non ha mai sentito il bisogno d’andar oltre il segno che le è bastato toccare per conseguire il seggio o la cattedra. Gente che non conosce «curiosità». Colto secondo me è anche chi lo sia solo potenzialmente, in quanto cioè è «curioso»”.
Guido Morselli, Diario

Gli uomini nascono ignoranti,
non stupidi, la stupidità 
è il risultato dell'educazione.
Bertrand Russell

Ogni persona è un genio.
Ma, se giudichi un pesce dalla sua capacità di scalare un albero, passerà tutta la sua vita pensando di essere stupido.
Albert Einstein

I libri mi riempivano il cranio e mi allargavano la fronte.  Leggerli somigliava a prendere il largo con la barca, il naso era la prua, le righe onde.
Erri De Luca


TJ Drysdale photography


C'erano quelli che leggevano e poi c'erano gli altri. 
Ci si accorgeva subito se uno era un lettore oppure no. 
Tra gli esseri umani non c'è differenza più grande.

Pascal Mercier


Vorrei che tutti leggessero,
non per diventare letterati o poeti,
ma perché nessuno più sia schiavo.
Gianni Rodari



Il lettore, come lo scrittore, è un solitario.
Ma ha bisogno degli altri per comunicare quanto ha letto e quanto ha scritto.
Il bisogno di leggere non finisce in se stesso.
È qualcosa che ci spinge verso gli altri.
Pier Vittorio Tondelli


“...credevo che il sapere più grande fossero le parole. Fatti, storie, fantasie, ciò che contava era averne fame e tenersele strette per quando la vita si complicava o si faceva spoglia. Credevo che mi potessero salvare, le parole.”
Marco Balzano, Resto qui.

[ Scrivere è sempre un atto molto positivo. ]

Secondo me è sempre meglio scrivere troppo che scrivere troppo poco, meglio leggere di più che leggere di meno. Mi piacerebbe che ad ogni angolo di strada ci fosse una libreria e che le persone ci entrassero. Credo che la letteratura abbia mille teste e che non ci debba essere una sola ricetta, valida per tutti, per farla. Anzi, è molto bello che ci sia una grande varietà di idee, che ci sia uno scrittore che scrive sul problema del traffico in Italia e un altro che scrive sui fiori del suo giardino, perché tutte le manifestazioni della realtà hanno diritto di essere osservate e raccontate. 
Quindi, quante più voci ci sono meglio è.

Antonio Tabucchi




Non usare la sapienza, che è sempre poca, come se fosse molta.
Essa è sempre un atto di povertà, non di superbia.

Piero Bigongiari


[Mi chiedo: c’è poi da essere tanto fieri di essere intelligenti?]
È un’altra, secondo me, la caratteristica cui tutti dovremmo aspirare: la sensibilità.
L’intelligenza è calcolato egoismo, istintivo tutelarsi in nome della sopravvivenza, 
non importa se a scapito del prossimo.
La sensibilità è innato autolesionismo, spontaneo offrirsi come scudo dei dolori altrui, 
spesso a svantaggio di se stessi.
by fuochianarchici


Oh, cara! Credi, quel che è detto intelligenza spesso è piuttosto vanità, limitatezza.
Johann Wolfgang Goethe, Faust.
[Faust a Margherita]

[ mai sentito parlare di biblioterapia? ]
Sono una persona antiquata
che crede che leggere libri
sia il passatempo più bello
che l'umanità abbia creato.
Wisława Szymborska


Leggere un libro è un modo per prendersi cura di se stessi e una terapia in grado di dare sollievo ai più
comuni disturbi dell’umore. Uno studio del 2013, pubblicato sulla rivista “Science”, ha rivelato che i lettori accaniti sono più capaci di empatia e che questo effetto si mantiene nel tempo. La lettura è uno dei grandi mezzi di informazione e di apprendimento. Non occorre consultare saggi ponderosi o manuali complicati: basta un racconto di viaggio per rinfrescare le nozioni di geografia che non abbiamo più spolverato dai tempi della scuola media, oppure la lettura di una storia in costume per farci viaggiare attraverso i secoli. Leggere accende infinite curiosità e ci spinge a informarci per saperne di più, magari leggendo ancora.




Chi non legge, a settant'anni
avrà vissuto una sola vita: la propria.
Chi legge avrà vissuto 5000 anni:
c’era quando Caino uccise Abele,
quando Renzo sposò Lucia,
quando Leopardi ammirava l’infinito...
perché la lettura è un’immortalità all’indietro.
Umberto Eco



[ ginnastica per il cervello ]

La vita contemporanea, l’abitudine ormai radicata di consumare informazioni-lampo o comunque molto sintetiche, il technostress e la poca propensione ad approfondire i contenuti e i messaggi ci stanno facendo perdere la capacità analitica e di concentrazione. Un buon libro ci costringe invece a soffermarci più a lungo e a mantenere alti nel tempo i nostri livelli di attenzione.

Leggere è un ottimo esercizio mentale, utile per mantenere giovane e scattante il nostro cervello. La lettura esercita la memoria, costringendoci a tenere a mente un certo numero di personaggi e di particolari che si mettono a fuoco con il progredire dell’intreccio. Il lavoro che dobbiamo fare per non perdere il filo è un efficace stimolo per il cervello a creare nuove sinapsi nelle quali immagazzinare le informazioni. E’ esattamente il tipo di esercizio che gli esperti raccomandano per prevenire le malattie degenerative come l’Alzheimer. Un team di neurobiologi dell'Università californiana di Stanford, guidato da Natalie Phillips, ha dimostrato che, durante la lettura, il flusso sanguigno al cervello risulta notevolmente aumentato, perché leggere in effetti non svaga la mente, ma la impegna a fondo.

[viviamo in una società che considera la cultura un costo e la formazione una spesa...]
Se i tuoi progetti hanno come obiettivo
un anno pianta del riso,
venti anni pianta un albero,
un secolo insegna a degli uomini.

Proverbio cinese

Viviamo in una società che insegna alle donne a difendersi dallo stupro, 
invece di insegnare agli uomini a non stuprare.
Viviamo in una società che ci chiede di fare la raccolta differenziata 
invece di proibire la produzione di inutili imballaggi.
Viviamo in una società che ci chiede uno sforzo per pagare un debito invece di smettere di produrre quel debito.
Viviamo in questa società malata solo perché non siamo più in grado di immaginarne una nuova.
Tutto questo perché viviamo in una società che considera la cultura un costo e la formazione una spesa. 
Non un investimento.
Se pensiamo che l’istruzione sia costosa, aspettiamo di vedere quanto ci costerà l’ignoranza.
È solo questione di tempo.
Antonio Schivardi


[ relax totale ]

Un bel romanzo avvincente è capace di assorbire completamente la nostra attenzione, deviandola dalle preoccupazioni quotidiane. Una buona poltrona del soggiorno di casa, o un angolo all’ombra in giardino sono il posto perfetto per godersi la quiete e immergersi in un orizzonte completamente diverso dal nostro, regalandoci una pausa di riposo e un rilassamento così profondo che può perfino capitare di addormentarci. Uno studio dell’Università del Sussex ha evidenziato che la lettura è più efficace persino della musica per rilassarsi e combattere lo stress: bastano sei minuti di lettura in silenzio per rallentare la frequenza cardiaca e allentare la tensione muscolare.


Er libro è quarcosa che te fa sognare, po esse in alto o in basso allo scaffale, e nun importa se tratta de Giovenale, de Biancaneve e de morale: lo legge er colto ar tavolo seduto o sopra ar cesso il villan fottuto, Le parole nun abbisognano della scrivania, ma de pazienza, curiosità e de tanta fantasia. Poi legge' de Platone e de' bosoni, le storie de servi e de padroni, de quarche animaleria o un po' de pissicologia...

[sì, vabbeh... leggere...]
L’esperienza è una maestra severa... ma impari.
Mio Dio se impari.

Clive Staples Lewis

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