Lettere a me stessa...

[Pensi di non aver seminato nulla.
Poi all'improvviso un fiore. ]
Linda Valentinis

Penso a me stess[a] come a un essere umano intelligente e sensibile, ma con l’anima di un pagliaccio, che mi costringe a distruggere tutto nel momento più importante.
Jim Morrison


Impara le regole come un professionista affinché tu possa infrangerle come un artista.
Pablo Picasso

"Ma avere un cuore da bambino non è una vergogna, è un onore."
Ernest Hemingway

Scrivo a me stessa. 
E a voi per conoscenza.

La lettera nel momento in cui la infili in una busta cambia completamente. Finisce di essere la mia e diventa la tua.
Quello che volevo dire io è sparito.
Resta solo quello che capisci tu.
Cathleen Schine


[mi descrivo, poi mi cancello e ricomincio...
eludendo le indicazioni]
Vivo tra gradazioni sfumate, velati misteri, incertezze; la tonalità con cui raccontare la mia vita si accorda meglio a quella di un ritratto in seppia... 
Isabel Allende



Non è vero, come dicono,
che le difficoltà rendono forti.
No, le difficoltà rilevano chi è forte.
Ci permettono di scoprire una forza
che non avremmo saputo di avere.
Ma non fortificano, stancano.
E le persone forti sono stanche,
anche se ce la fanno.
Antonio Dikele Distefano


Per gran parte della mia vita ho cercato di ridimensionare me stessa. Ho cercato di diventare più piccola, più tranquilla, meno sensibile, meno caparbia, meno bisognosa.
Perché non volevo essere ingombrante.
Non volevo essere "troppo" e allontanare le persone.
Volevo piacere alle persone.
Volevo essere apprezzata e stimata.
Volevo essere desiderata.
E così per anni, ho sacrificato la vera me per rendere felici gli altri. Ed ho sofferto, ma sono stanca di soffrire, non voglio più sminuirmi.
Non è compito mio attendere le aspettative degli altri su come devo essere. Io sono abbastanza. Non perché gli altri ritengono che io lo sia, ma perché esisto, e tanto basta per essere importante.
I miei pensieri sono importanti.
I miei sentimenti contano.
La mia voce è importante.
Non ho bisogno del permesso o dell'approvazione di nessuno, continuerò ad essere chi sono, io e la mia verità.
Anche se questo allontanerà le persone, anche se questa scelta le irriterà. Io scelgo di occupare pienamente il mio spazio nel mondo. Ho scelto di soddisfare i miei bisogni. Ho scelto me stessa.

Daniel Keopke 



E quando cerchi di essere forte, fa loro comodo pensare che tu non abbia bisogno di niente e di nessuno, che tu possa sopportare tutto e superare tutto quello che ti succede.
Che non ti importa di non essere ascoltata, curata o amata.
Quando ti vedono come una donna forte, ti cercano perché tu li aiuti a portare le loro croci. Ti parlano e pensano che tu non abbia il bisogno di essere ascoltata.
Non si chiede a una donna forte se è stanca, se soffre o se è caduta, se ha ansia o paura. L'importante è che sia sempre lì: un faro nella nebbia o una roccia in mezzo al mare.
La donna forte non viene mai perdonata. Se perde il controllo, dicono che è debole o isterica.
Quando la donna forte scompare per un minuto, tutti se ne accorgono ma quando c'è, la sua presenza è abituale.
Ma da dove prende la forza necessaria ogni giorno per essere quel tipo di donna non importa a nessuno.
Onora, Riconosci, Rispetta e Ringrazia le donne forti della tua vita...
anche loro hanno bisogno di essere abbracciate e amate.

Rimani in mezzo ai tuoi fantasmi e sarai vero. 
Esci, ma per pochi minuti.
Parla, esprimiti. 
Poi, prima di essere tradito o frainteso, ritorna da loro.
Marco Ercolani, Nottario

Alcuni desideri si adempiranno,
altri saranno respinti. 
Ma io sarò passata 
splendendo per un attimo. 
Anche se nessuno
mi avesse guardato
risulterebbe ugualmente giustificato,
per quel lucente attimo,
il mio esistere.
Margherita Guidacci


Io vivo fra le nuvole.
La realtà non è per me.
La gente dice che devo scendere.
Che le nuvole non sono
un luogo per diventare adulti.
Io sorrido a loro.
Forse un giorno, dico… 
forse un giorno qualcuno verrà verso il basso.
Ma io mai.
La realtà non è per me.
Io resterò qui.
La vista è abbastanza mozzafiato.

Ishak Alioui

In realtà io vivo continuamente nella mia infanzia,
abito sempre nel mio sogno:
di tanto in tanto, faccio una piccola visita alla realtà.
Ingmar Bergman

[Scrivo a me stessa. E a voi per conoscenza.]
"E sappi che scrivendomi mi farai del bene..."

Vincent van Gogh, al fratello Theo.

“Dio benedica l’ansia ,

il profondo senso di inadeguatezza ,
la timidezza ,
i miei guasti nucleari ,
l’incapacità di capire ,
la voglia di fare le cose insieme agli altri ,
il bisogno profondo d’amore,
il bisogno viscerale di giocare,
la voglia di scoperte,
la curiosità morbosa,
i miei folti dubbi su tutto,
la fame di bellezza e poesia,
l’incapacità di prevedere la catastrofe,
una incrollabile nostalgia dell’universo,
l’attitudine al fallimento
l’incapacità di resistere alle tentazioni,
la paura e la voglia del vuoto.
Perché tutto questo mi ha costretta a giocare nell’apocalisse
e mi ha condannata a vivere
una vita meravigliosa"
Alessandra Battaglia

Ho osservato il mio specchio
e vi ho visto
una donna
pienamente soddisfatta
con gli occhi brillanti
d’una squisita malizia.
L’ho invidiata.
Maram al-Masri

Sei salvo quando non hai tutti i giorni voglia di scappare da dove sei.
Sei salvo quando staresti bene con quello che hai, ma non rinunci a desiderare qualche cosa di più.
Sei salvo quando, la cosa che desideri, non è una "cosa".
Sei salvo quando possono prenderti in giro quanto vogliono. Anzi, più lo fanno e più ti danno la carica.
Sei salvo quando hai qualcosa da perdere, ma giochi lo stesso, perché ti sai concentrare su quello che ancora puoi vincere.
Sei salvo quando ridi.
Sei salvo quando ti incazzi ancora, se vedi qualcosa di sbagliato.
Sei salvo quando hai ancora motivi per mettere il vestito buono e uscire.
Sei salvo quando se c’è da ballare balli, anche se quando balli fai ridere.
Sei salvo quando dici più spesso “m’importa” che “chi se ne frega”.
Sei salvo quando saluti qualcuno per strada anche senza conoscerlo.
Sei salvo quando canti.
Sei salvo quando hai ancora posti da vedere, e ancora almeno un buco dove tornare.
Sei salvo quando fermi la macchina solo per uscire e guardare il tramonto.
Sei salvo quando lasci ancora che un libro o un film o una canzone ti scombinino le cose.
Sei salvo quando non ti dimentichi mai, che sei un piccolo stupido puntino buttato lì in un libro di miliardi di pagine.
Sei salvo quando non ti dimentichi mai, che anche un puntino può cambiare, se non tutto il libro, almeno una frase.
E, a volte, perfino tutta la storia.

Enrico Galiano


Sono stata tutto ciò che gli altri volevano che io fossi.
Sono stata tutto ciò che agli altri serviva che io fossi.
“Non può piovere per sempre”


Non mi affliggono manie di grandezza, 
ma non sono neanche turbata da complessi di inferiorità.
Golda Meir


Io non sono affatto forte. Ho solo imparato a raccogliere i cocci e a rimetterli assieme, ma questo lo sanno fare tutti, un po' di colla di qua, un po' di là, un po' di "non fa niente", "passerà", "non importa" ed eccomi di nuovo in piedi. No, non sono forte.
Io cado in pezzi ogni momento. È solo che so ricominciare.

Jane Austen 


Ho errato a volte nella vita, ho sostato fuori tempo tra le pagine di una favola, trovandomi a volte in un incubo e altre volte tra le pagine sbiadite di un sogno.
Ma non è mai stato un problema, neppure quando ascoltavo bugie di parole spacciate per verità.
Nemmeno quando ho investito tutto ed anche oltre, raccogliendo solo un pugno di mosche o poco più.
In fondo è questo l’amore; donare senza calcoli, volare sulle ali di un sogno, in bilico sospesa al nulla, osando fino a farsi male, per respirare anche solo per un istante il senso di tutto.
Se poi ho preso qualche abbaglio, poco importa, perché in quell’istante ci ho creduto davvero.
Silvana Stremiz

Mantenere le distanze
dai pensieri tossici
dal senso di colpa
e dalla vergogna.
Non mescolare i tuoi sogni
con chi non ne ha mai realizzato
uno suo.
Igienizzare gli angoli del cuore
da chi hai lasciato andare.
Coprirsi gli occhi
davanti all’ipocrisia
e procedere.
Coprirsi la bocca
davanti alle provocazioni
e procedere.
Coprirsi le orecchie
davanti alle critiche sterili
e procedere.
Far entrare aria
e spalancare le vedute strette.
Scegliere 5 persone
migliori di te in fatti e parole
e offrirgli un posto
a tavola e nel tuo cuore.
Evitare in ogni modo il contatto
con i qualunquisti,
i perbenisti,
i pressapochisti,
con quelli in cerca di una scusa,
con gli adagiati
sul divano del lamento.
Farsi contagiare
solo dagli inquieti, dai poeti,
dagli acrobati del possibile,
dagli smaniosi,
da chi non vede l’ora.
Se non ne conosci nessuno,
cercali.
Di gente che vuole vivere
è pieno il mondo.

Wislawa Szymborska


Mia di nessunoMia di meSenza una biografiaDolceQuasi acidaCon un destino tracciato in una croce... Avvinghiata alla dolcezza come all'unico pane che non conforta… Mia di nessunoMia di meMia senza biografia e senza antenati. Senza radici. Né santa né puttana. Mia di me… 
Mia Gallegos

[ La storia della mia persona ]
è la storia di una grande paura
di essere me stessa,
contrapposta alla paura di perdere me stessa,
contrapposta alla paura della paura.
Non poteva essere diversamente:
nell’apprensione si perde la memoria,
nella sottomissione tutto.
Non poteva
la mia infanzia,
saccheggiata dalla famiglia,
consentirmi una maturità stabile, concreta.
Né la mia vita isolata
consentirmi qualcosa di meno fragile
di questo dibattermi tra ansie e incertezze.
All’infanzia sono sopravvissuta,
all’età adulta sono sopravvissuta.
Quasi niente rispetto alla vita.
Sono sopravvissuta, però.
E adesso, tra le rovine del mio essere,
qualcosa, una ferma utopia, sta per fiorire.
Piera Oppezzo, La grande paura


Se sei
una poetessa
una ribelle
una romantica
una viaggiatrice
una sognatrice
una lettrice...
per favore, non cambiare.
È per il bene del mondo!

Dalla donna che sono, mi succede, a volte,
di osservare, nelle altre, la donna che potevo essere;
donne garbate, laboriose, buone mogli, esempio di virtù,
come mia madre avrebbe voluto. Non so perchè
tutta la vita ho trascorso a ribellarmi a loro.
Odio le loro minacce sul mio corpo la colpa che le loro vite impeccabili, per strano maleficio mi ispirano;
mi ribello contro le loro buone azioni, contro i pianti di nascosto del marito, del pudore della sua nudità
sotto la stirata e inamidata biancheria intima.
Queste donne, tuttavia, mi guardano dal fondo dei loro specchi; alzano un dito accusatore e, a volte, cedo al loro sguardo di biasimo e vorrei guadagnarmi il consenso universale, essere "la brava bambina", essere la "donna decente" la Gioconda irreprensibile, prendere dieci in condotta dal partito, dallo Stato, dagli amici, dalla famiglia, dai figli e da tutti gli esseri che popolano abbondantemente questo mondo. In questa contraddizione inevitabile tra quel che doveva essere
e quel che è, ho combattuto numerose battaglie mortali,
battaglie a morsi, loro contro di me -loro contro di me che sono me stessa- con la psiche dolorante, scarmigliata,
trasgredendo progetti ancestrali, lacero le donne che vivono in me che, fin dall'infanzia, mi guardano torvo
perchè non riesco nello stampo perfetto dei loro sogni,
perchè oso essere quella folle, inattendibile, tenera e vulnerabile che si innamora come una triste puttana
di cause giuste, di uomini belli e di parole giocose.
Perchè, adulta, ho osato vivere l'infanzia proibita
e ho fatto l'amore sulle scrivanie nelle ore d'ufficio,
ho rotto vincoli inviolabili e ho osato godere del corpo sano e sinuoso di cui i geni di tutti i miei avi mi hanno dotata. Non incolpo nessuno. Anzi li ringrazio dei doni.
Non mi pento di niente, come disse Edith Piaf: ma nei pozzi scuri in cui sprofondo al mattino, appena apro gli occhi, sento le lacrime che premono, nonostante la felicità che ho finalmente conquistato, rompendo cappe e strati di roccia terziaria e quaternaria, vedo le altre donne che sono in me, sedute nel vestibolo che mi guardano con occhi dolenti e mi sento in colpa per la mia felicità.
Assurde brave bambine mi circondano e danzano musiche infantili contro di me; contro questa donna fatta, piena, la donna dal seno sodo e i fianchi larghi
che, per mia madre e contro di lei, mi piace essere.
Gioconda Belli 

VENNI.
Timida ed insicura al mondo.
Lasciata lungo la strada da molti.
Stretta in un abbraccio da pochi.
Fraintesa.
Dimenticata.
Amata a volte...
VIDI.
Il mare.
Le luci della festa.
Città nuove.
L'amore nella vita degli altri, l'amore nella mia vita.
La cattiveria, il dolore, la solitudine.
La ribalta dopo il baratro, il risultato dopo tanti sacrifici.
Me stessa allo specchio.
VINSI.
La cattiveria, il dolore, la solitudine.
Il pregiudizio.
Il panico per una società vile.
Alcune insicurezze dell'adolescenza ed il senso di fallimento.
La pigrizia, il senso del dovere, l'obbligo a dire sempre "si".
La paura di sembrare ridicola.
La paura di non essere abbastanza...

[Che cos’è l’inferno? *chiesi...]
Amare
Senza eco,

Chiedere
Senza una risposta,
Scrivere
Senza avere lettori,
Dormire
Senza che nessuno riempia i tuoi sogni,
Fare voti
Senza che ci siano dei,
Avere una chiave
E non avere casa,
Aprire la mano
E non trovare una donna che la legga.

Ahmed Al-Shahawi

[e se hai un sogno lo devi proteggere...]
Non è sbagliato costruire castelli di sabbia, né illudersi che siano castelli.
L'importante è ricordarsi che sono di sabbia.


Devi trovare un luogo
dentro di te,
intorno a te.
Un luogo
che ti corrisponda.
Margaret Mazzantini, Mare al mattino

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