Νel nome δellα δonnα...

[le parole hanno un significato 
e i nomi hanno un potere]
Che cosa c’è in un nome? 
Quella che noi chiamiamo rosa, 
anche chiamata con un’altra parola 
avrebbe lo stesso profumo soave.
William Shakespeare



[voglio nominarti]
Voglio guardarti, voglio nominarti.
Voglio fissarti e toccarti:
Mio sentirmi che ti parlo,
Mio vedermi che ti vedo.
Così in me ti distruggo.

Non sarò, tu sarai:
Ti inseguo e ti sfuggo.

Giovanni Giudici

Ho sempre il tuo nome
sulla punta della lingua
come un colpo in canna
puntato all’altezza del cuore
Valentino Zeichen



Hai un nome a cui rispondi, il nome con cui ti chiamano gli uomini.

Ma qual è il nome del tuo mistero, il nome a cui rispondono i tuoi ricordi,
le tue paure, la tua ispirazione?
Credi che ci sia una parola che può descrivere tutto questo?
Non c'è: se ci fosse, sarebbe il nome del tuo buio.

Stefano Benni 

[quelle interminabili giornate al mare di cui non colsi la bellezza]
Lo sai cosa vorrei ?
Un giorno della mia infanzia.
Elio Vittorini


[gli anni erano quelli, i posti "s'arassomigliano", i nomi sono semplici luoghi comuni, l'adolescenza lestamente sfuggì... ed io, non so perché, non t'ho ancora dimenticata]

Quell'anno mi privarono della primavera, e di tante altre cose, ma io ero fiorit[a] ugualmente, mi ero portat[a] la primavera dentro, e nessuno avrebbe potuto rubarmela più.

Alessandro Frezza 


"Agnese"
Ivan Graziani, 1979
ph Jock Sturges
Marie, Montalivet, France, 1990


Io penso ad un barcone rovesciato al sole
in un giorno in pieno agosto...
le biciclette in riva al mare...
lei mi parlava e la sabbia era infuocata
ed io non so perché non l'ho dimenticata...
Sogno dolce sogno color di cioccolata
adesso che ci penso non ti ho mai baciata...
Io vado in bicicletta per sentirmi vivo...
però non ci sei più tu seduta sul manubrio

a cantar canzoni...
[adesso che ci penso non ti ho mai baciato...]

Ho volutamente confuso le tue iniziali
nell’impasto di molti nomi...
Valentino Zeichen, Il nome rimosso


Cheb Khaled, 1996
[ preghiera ad Aïcha ]
«Aïcha, regina di Sabbat,
come se io non esistessi
mi sei passata accanto
senza uno sguardo...
Aïcha ascoltami, 
non andar via, guardami, rispondimi...
Aïcha muoio per te, 

sei il mio respiro e la mia vita...
t’amerò come sempre ti amai,
come un bel sogno inutile
che si scorda al mattino." 
Ma tu, regina di Sabbat,
come se io non esistessi
mi sei passata accanto
senza uno sguardo...»

Non posso pensare ad altro.
Mi pare che ad ogni istante il suo nome mi venga sulle labbra,
che ogni parola che proferisco si trasformi nel nome di lei;
allorché lo ascolto son felice; quando mi guarda tremo; vorrei starle vicina ad ogni momento e la fuggo; vorrei morire per lei.

freeform Giovanni Verga, Storia di una capinera


"Angie"
The Rolling Stones
Oh Angie, quando scompariranno queste nuvole scure?
Dove ci condurrà il destino?
Senza amore nel cuore né soldi nelle tasche
Tutti i sogni che tenevamo così vicini sembrano svanire in fumo
Non puoi dire che siamo felici
Ma non puoi dire che non ci abbiamo provato
Ma Angie io ti amo ancora
 dovunque guardo vedo i tuoi occhi
Non esiste donna che si avvicini a te...





Fermar il tempo
dentro un desiderio
che si fa nome.



Pierre Bachelet, 1974
Il cuore di Emmanuelle
cantava una melodia d'Amore;
cuore pulsante in un corpo senza più freni;
corpo sopravvissuto ad un cuore deluso;
ancora giovane non hai avuto che un solo amante
ma, a vent'anni, l'amore è un viaggio ancor troppo lungo...
Tu hai sognato "AMORE", l'amore di cuore... 
ma hai trovato "amore", l'amore fisico...
Nella realtà, davanti agli uomini, 
sei solamente un sospiro nei loro desideri
 Emmanuelle, 
così bella, che cerchi il cuore e trovi le lacrime...
ma cerca sempre, guarda oltre...
troverai l'AMORE sul tuo cammino


Federica 
ha quindici anni...
"Maledette malelingue"

di Ivan Graziani

"...e che diamine!

qua ci vuole sicuro 
un po' di moralità..."
ma la gente non lo sa 
che Federica 
ha quindici anni,
anche se una donna è...
così la gente 
vede il male,
anche dove non ce n'è....

Il tuo nome è una rondine nella mano,
il tuo nome è un ghiacciolo sulla lingua.
Un solo unico movimento delle labbra.
Il tuo nome sono [...] lettere.
Una pallina afferrata al volo,
un sonaglio d'argento nella bocca.
Un sasso gettato in un quieto stagno
singhiozza come il tuo nome suona.
Nel leggero schiocco degli zoccoli notturni
il tuo nome rumoroso rimbomba.
E ce lo nomina lo scatto sonoro
del grilletto contro la tempia.
Il tuo nome - ah, non si può! -
il tuo nome è un bacio sugli occhi,
sul tenero freddo delle palpebre immobili.
Il tuo nome è un bacio dato alla neve.
Un sorso di fonte, gelato, turchino.
Con il tuo nome il sonno è profondo.
Marina Cvetaeva

Rino Gatano, 1978
Il testo racconta di una ragazza che sostiene le sue "tesi e illusioni" come succede per tante altre ragazze della sua età quando tra i banchi di scuola sognano il loro mondo incantato ma che poi la vita costringe a confrontarsi con una realtà ben diversa.. Per cui inizia ad affiancarsi ad un "dottore" inteso come una persona che
 riveste una certa rilevanza nella società con il quale lei si ritrova non perché innamorata di lui ma semplicemente perché così facendo sente di occupare lei stessa una sorta di ruolo sociale... con il suo "coccodrillo" che starebbe ad indicare "lusso" come potrebbero essere le scarpe e le borse... Poi Gianna diventa realista: non crede più a "canzoni e UFO" nel senso che smette di sognare... e sullo sfondo di tutto questo c'è il ritornello che al giorno, fatto di regole, contrappone la notte, intesa come tempo libero, quando la gente si sveste e comincia un mondo diverso, ma fatto di sesso, inteso come il lato nascosto che in qualche modo potrebbe sembrare perverso rispetto al mondo dell'apparire quotidiano...


stanotte hai capito che carezzandoti ti hanno tradito...
Katy è una ragazza di sedici anni che ha conosciuto un ragazzo con cui  ha perso la verginità [Piccola Katy, stanotte ho bruciato tutti i ricordi del tuo passato tutte le bambole con cui dormivi ed il tuo diario che sempre riempivi]
Ora Katy,  a casa sua, non fa altro che pensare a lui che in una sola ora d'amore l'ha fatta uscire dalla sua adolescenza, dai giochi con le bambole, dal diario di una bambina di provincia, e l'ha proiettata nel mondo dei grandi. [Piccola Katy, stanotte hai capito che carezzandoti ti hanno tradito e alle tue mani han legato il calore che si conquista in un'ora d'amore] Ha scoperto cosa sono l'amore, il sesso, la passione... È notte. A casa tutti dormono. E una voce sussurra alla sua coscienza di scappare, di andare da lui, di dare le ali ai suoi sogni; ma un'altra voce le consiglia di non bruciare così i suoi 16 anni, che fuori la notte è scura e il mondo è difficile... [Piccola Katy, la porta è socchiusa non devi nemmeno inventare una scusa dormono tutti di un sonno profondo chiudi pian piano e ritorna a dormire, nessun ti deve sentire].

“E da quell'istante ogni minuto trascorso senza di lei gli era sembrato un peso, o, peggio, un infinito, insensato abisso.”

Jojo Moyes - Una Corsa Nel Vento


ph Nicholas Fols
ve la ricordate la canzone degli Alunni  del Sole del 1978 che parlava di Liù...? 
Sì, proprio lei, la sconvolgente Liù che 
"si stendeva su di noi e ci dava un po’ di sé senza chiederci perché"; 
un'immagine folgorante per i quattordicenni di allora, e non solo 
per loro...; una delle immagini sessualmente più liberanti della canzone italiana degli anni '70 "
e io sì, ti avrei trovata per fare l'amore, su un letto caldo o su un divano"... e magari una Liù che si offriva a tempo perso e senza fare neanche troppe domande la sognavano un po’ tutti "Liù, se mi pensi dimmi dove sei"...; era un mito, "Liù", un modello di amore libero infrantosi nella realtà "e poi non dirmi che è un'illusione"...


Ma "Maria lo sa che certi suoi movimenti del capo, e il suo modo di camminare a testa china, e non solo, ma la riga che le divide i capelli, e l’ombra sotto i suoi sopraccigli e il suo modo scavato di guardare, mi risuonano in testa come certe musiche che non si riescono a dimenticare?"

Alberto Savinio



Rino Gaetano, 1979
C'era una donna a Baja
S'ubriacava di noia e sakè
Sotto una vecchia sequoia
Ballava il samba e cantava per me
Da quando sei andata via
Da quando non ci sei più
Ahi Maria, chi mi manca sei tu
Da quando la pasta scotta non la mangio più
La notte vado a ballare
Per cancellare i sogni miei
Da qualche tempo ho più donne del dj
Ahi Maria, ma tu non ci sei
La mattina mi alzo tardi
E dormo finché mi va
E il caffè me lo portan a letto
Due bionde in tutù
Ahi Maria, chi mi manca sei tu
E quando tramonta il sol
Una canzone d'amor
Da Baja a Salvador
Oh Maria, per te canterò...
E questo sapore strano
Che è fatto di libertà
Mi dice che oggi qualcosa è cambiato in me
Ahi Maria, non sei più con me...

"Patrizia"

Eugenio Finardi

Hai il cuore pulito
Come appena nevicato 
Ma caldo e forte
Come un cavallo imbizzarrito
Che ti fa capace di arrabbiarti
Poi subito di calmarti
E che di amarmi
Non ha mai dubitato
E amo il tuo sapore
Di fragole e di panna
D'estate d'erba appena
calpestata
Ti amo perché sei solare
Perché ti so capire
Ti amo per come mi ami tu
Hai gli occhi verdi come il mare
Di un atollo tropicale
Aperti come il cielo delle praterie

Occhi senza male
Che non san nasconder niente
Nemmeno quanto
Tu sia intelligente
E amo il tuo sapore
Di fragole e di panna
D'estate d'erba appena calpestata
Ti amo perché sei solare
Perché ti so toccare
Ti amo per come mi ami tu
Ti amo perché sei una donna
Ma anche un vero uomo
Un'amica un socio
A volte un maggiordomo
Perché giochi tutti i ruoli
Ma ti piaci in uno solo
Quello di donna
Con vicino il suo uomo
E amo il tuo sapore
Di fragole e di panna
D'estate d'erba appena calpestata
Ti amo perché sei solare
Perché sai far l'amore
Ti amo per come mi ami tu
Io ti amo per come mi ami tu...

Dónde Estás Yolanda?

Pink Martini , 1997

dove stai, Yolanda?
I tuoi occhi mi guardarono
Le tue labbra mi baciarono
Con quel fuoco ardente
Che brucia in una donna
T'ho cercato e cercato
Ma non c'eri
Che cos'è successo...
Non so che posso fare
No so se impazzirò
Se mai non ti vedrò più...

"Valentina"
Ornella Vanoni, 1981

Ohi, Valentina
Gambe lunghe per ballare...
Ogni ballo un grande amore
Oh, Valentina
Che prima gioca e poi ci muore
È Valentina
Tutta occhi come il mare
Tutta bambina
E tutta seni da torturare
Corri, corri come un gatto
Dal tuo letto alla fantasia
Corri come la tua amica matta
Dalla luna a una nuova bugia
E corri corri come corre il vento
Che se la gonna te la strappa una spina
Ahi, Valentina
È una rosa o chi lo sa
Vai Valentina
Ma che differenza fa?
E allora corri corri come un ladro
Che ha rubato un libro di poesie
Corri corri che ti manca un metro
Per salvare le tue unghie e le mie
E allora corri corri corri corri
Che se la pelle te la strappa una spina
Ahi, Valentina
Pensa che era naturale
Era un ti amo
Una carezza venuta male...


Veronica
Chissà se dorme oppure no
Per me un angelo è
Una canzone
Suonata da una fisarmonica
A casa solo tornerò
Ma nei miei sogni io ti avrò

Se tu lo vuoi
Lungo la strada
Un vecchio con la fisarmonica
La tua finestra guarderò
Finché una luce ci vedrò

E buonanotte a chi ne fuma ancora una
E buonanotte a chi si sposa con la luna
E buonanotte al cielo, che accende le stelle mentre dorme la città
E buonanotte amore e a chi ti scalderà...




Gli uragani fanno un sacco di rumore, fanno un sacco di danni; inoltre l’uomo non ha ancora trovato il modo di controllarli. Non c’è da meravigliarsi che diano loro nomi di donne.
Robert Orben


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