*En el alma atormentada*
[Gas Plath]
Le statistiche sanitarie dicono che un una persona su quattro soffre di qualche disturbo mentale. Pensa ai tuoi tre migliori amici, se loro sono a posto, quella persona sei tu.
Noi non possiamo trasformare la disperazione in speranza...
possiamo asciugare le lacrime e sostituirle con i sorrisi.
Leo Buscaglia
Nella brama di ritrovare i suoi angeli perduti, l'uomo insegue ombre infernali.
Nicolás Gómez Dávila
Penso di averti inventato dentro la mia testa.
Sylvia Plath, canzone d'amore delle ragazze pazze
Sylvia Plath è considerata una delle esponenti più importanti del femminismo nella letteratura, la cui vita è diventata un mito e un culto anche in considerazione di come è terminata, con un suicidio lungamente caldeggiato dalla stessa, che aveva sofferto per anni di depressione. Era ammirata e adorata da molti uomini perché affascinante e dalla personalità intrigante, eppure la sua vita l’ha condotta in una condizione di depressione tragica, ha subito anche l’elettroshock e la permanenza in un manicomio, che a giudicare dai risultati, servì a ben poco. Era ossessionata dallo scorrere del tempo, che sentiva sulla sua pelle scorrere come il ticchettio di un orologio instancabile, era ossessionata dall’idea di di avere una vita ordinaria, reclusa magari in un matrimonio che l’avrebbe relegata in ruoli nei quali la stessa non riusciva ad immaginarsi. Sognava l’empatia intellettuale ed erotica con gli uomini che incontrava ma, puntualmente, ne restava delusa e si rendeva conto di averli messi su di un piedistallo per poi scoprire di aver costruito una statua per persone ben inferiori a lei, alle quali tuttavia lei aveva dato tutto.
"E allora impara a vivere. Tagliati una bella porzione di torta con le posate d'argento. Impara come fanno le foglie a crescere sugli alberi. Apri gli occhi. Impara come fa la luna a tramontare nel gelo della notte prima di Natale.
Apri le narici. Respira la neve.
E lascia che la Vita accada."
Silvia Plath
Lascia andare le persone che condividono solo
lamentele, problemi, storie disastrose, paura e giudizio sugli altri. Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia, fa sì che non sia la tua mente.
Dalai Lama
[Ma senza il buio non vedremmo mai le stelle.]
Più un [essere umano] appare perfetto all'esterno, più diavoli ha dentro.
Sigmund Freud
Ah, la vita!
Tragedia dolceamara,
splendida puttana che mi porti alla distruzione!
John Fante, da Chiedi alla polvere
Ma è il modo di rapportarmi a tutto questo che mi fa antica. Perché il mio concetto di tempo è un concetto recuperato dall’antico.
Darsi tempo, principalmente, non lasciarsi mangiare e consumare dalle cose.
Questa è un’epoca che fagocita tutto senza dichiararlo apertamente. Io rifiuto di essere fagocitata dal superfluo che sembra diventato oggigiorno la necessità, la priorità, la norma.
Essere antichi, per come lo intendo io, significa privilegiare la qualità della vita rispetto alla quantità indifferenziata dell’abbondanza.
Qualità significa conoscere, consumare senza spreco, non abbuffarsi né di oggetti né di cibo. Saper scegliere le cose di cui abbiamo veramente bisogno, senza sottometterci alle mode, all’usa e getta che altro scopo non ha se non quello di favorire l’ennesimo ricambio di quanto si produce, nell’ottica di un eterno temporaneo consumo, di una sempre accresciuta produzione, e per contro, di un costante aumento nello svilimento e sfruttamento della manodopera impiegata in paesi resi sempre più poveri.
Mi sento antica perché voglio assaporare, gustare la genuinità e non mi accontento della sua rappresentazione puramente virtuale. Perché conosco quel che la mia terra produce di buono e so dargli valore.
Antico è il mio bisogno di affidarmi a un’educazione fondamentale su quanto mi è utile oltre che piacevole.
Antico è il rifiuto all’omologazione propugnata e diffusa da discutibili modelli, da discutibilissimi linguaggi e personaggi dei mass media.
Antico è anche il tempo selezionato, e perciò ridotto, dedicato a queste attività, perché è tempo usato contro il tempo che ci è dato per vivere.
Significa, essere antica, anche uscirsene senza portarsi necessariamente il cellulare, senza essere per forza collegati e rintracciabili da chiunque ed in qualunque posto, in qualsiasi momento, non piegarsi all’insensata necessità di controllare 300 volte al giorno il telefonino o di lasciarlo come un bicchiere, un piatto, accanto a te sul tavolo del bar o del ristorante.
Antico è ritagliarsi uno spazio privato, difenderlo e arricchirlo di interessi che ti gratificano perché ti formano.
Antico è camminare e mantenere il corpo in attività, è posare lo sguardo sempre fresco e nuovo su oggetti e persone vedendole e ascoltandole con partecipazione.
Significa saper distinguere i profumi, riconoscere i fiori, gli alberi, i venti, il valore di ogni singola parola, di ogni atto disinteressato d’amicizia.
È l’amore del bello naturale, dei veri colori di un tramonto, ad esempio, di per sé già qualcosa di insostituibile e irrecuperabile.
Di uomini e donne che fanno un uso discreto della loro bellezza e un uso quotidiano e naturale della loro gentilezza.
Quest’antico è rivoluzionario, è ancora il no del ribelle di Camus, è memoria che non sbiadisce con un colpo di spugna, è il no al signorsì nei confronti del progresso consumistico e omologante che si è impadronito già delle vite e principalmente delle vite di oggi.
E non deve spaventare questa solitudine. La solitudine di trovarsi nella direzione opposta a quella imperante. Che sia questo il sensato, il reale e l’umanissimo progresso. Filomena Shedir Di Paola
[ Tu non sei mai l'umanità: sei soltanto il tuo povero io personale, isolato e senza speranza ]
Non sono tenuto a giustificare la mia esistenza con mezzi tanto primitivi, io. Il fatto che respiro è in sé la mia giustificazione. Se l'umanità non la considera una giustificazione sufficiente, per me faccia pure quello che vuole. Non sarò io a portarmi dietro un passaporto per l'esistenza, per dimostrare che ho il diritto di essere qui! Sono qui! Sono nel mondo! Ma il mio mondo non è il mondo dell'umanità... è il mondo come io lo vedo. Paul Bowles, da Il tè nel deserto
Parole come Dio e Morte e Dolore ed Eternità si devono dimenticare di nuovo. Si deve diventare un’altra volta così semplici e senza parole come il grano che cresce, o la pioggia che cade. Si deve semplicemente essere.
La vita è come la tua prima partita di scacchi. Quando inizi a capire come funziona hai già perso.
Carlos Ruiz Zafón
Non può essere possibile
che noi siamo qui
per non poter essere.
Julio Cortazar
Per cercare il senso profondo, non sprofondare.
Tu non cercare. Così lo troverai.
Kaleko Mascha
Essere, o non essere, questo è il dilemma: se sia più nobile nella mente soffrire colpi di fionda e dardi d'atroce fortuna o prender armi contro un mare d'affanni e, opponendosi, por loro fine? Morire, dormire… nient'altro, e con un sonno dire che poniamo fine al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali di cui è erede la carne: è una conclusione da desiderarsi devotamente. Morire, dormire. Dormire, forse sognare. Sì, qui è l'ostacolo, perché in quel sonno di morte quali sogni possano venire dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale deve farci riflettere. È questo lo scrupolo che dà alla sventura una vita così lunga. Perché chi sopporterebbe le frustate e gli scherni del tempo, il torto dell'oppressore, l'ingiuria dell'uomo superbo, gli spasimi dell'amore disprezzato, il ritardo della legge, l'insolenza delle cariche ufficiali, e il disprezzo che il merito paziente riceve dagli indegni, quando egli stesso potrebbe darsi quietanza con un semplice stiletto? Chi porterebbe fardelli, grugnendo e sudando sotto il peso di una vita faticosa, se non fosse che il terrore di qualcosa dopo la morte, il paese inesplorato dalla cui frontiera
nessun viaggiatore fa ritorno, sconcerta la volontà e ci fa sopportare i mali che abbiamo piuttosto che accorrere verso altri che ci sono ignoti? Così la coscienza ci rende tutti codardi, e così il colore naturale della risolutezza è reso malsano dalla pallida cera del pensiero, e imprese di grande altezza e momento
per questa ragione deviano dal loro corso e perdono il nome di azione.
È nel rapporto con gli altri che si prende coscienza di sé: ed è proprio questo a rendere insopportabile il rapporto con gli altri.
Michel HouellebecqBisogna imparare a resistere.
Né ad andarsene.
Né a rimanere.
A resistere.
Juan Gelman
“Nulla è il destino di chiunque”
Mark Strand
Essere... stanca,
sentire... duole,
pensare... distrugge.
[esistere è già di per sé un'occupazione sufficiente]
Ognuno ha dentro di sé il proprio diavolo che morde
e distrugge le notti e ciò non è un bene né un male, è la vita: se non lo avessimo non si vivrebbe.
Dunque ciò che Lei maledice dentro di sé è la sua vita.Franz Kafka
[c'è della sanità mentale in me.
e, finché non la troverò, resterò salva]
Ci saranno errori,
ma se si evitano gli errori
non si vive.
Carl Gustav Jung
[Non so più come ci si riposa]
“Sono il cervello sinistro.
Sono scientifico.
Un matematico.
Amo la consuetudine. Categorizzo.
Sono accurato. Lineare. Analitico. Strategico.
Sono pratico. Ho sempre il controllo.
Sono il padrone di parola e linguaggio. Realistico. Calcolo equazioni, coi numeri gioco. Sono ordine. Sono logica. So esattamente chi sono”
“Sono il cervello destro. Sono la creatività. Uno spirito libero. Sono passione. Desiderio. Sensualità. Sono il suono ruggente di chi ride. Sono il gusto. La sensazione della sabbia sotto il piede nudo. Sono movimento. Colori brillanti. Sono la pulsione a dipingere sulla nuda tela. Sono immaginazione senza limiti. Arte. Poesia. Intuisco. Sento. Sono tutto ciò che volevo essere”.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia!
Kahlil Gibran
[ Quando tutto ciò che è possibile è stato fatto ]
quando talento, bravura, maestria, impegno, vengono fusi in un'azione, in una prassi, quando tutto questo non serve a mutare nulla, allora viene voglia di stendersi a pancia sotto sul nulla, nel nulla. Sparire lentamente, farsi passare i minuti sopra, affondarci dentro come fossero sabbie mobili. Smettere di fare qualsiasi cosa.
E tirare, tirare a respirare.
Nient'altro.
da Gomorra
Tu scruterai a lungo nell’abisso, e anche l’abisso scurerà dentro di te.
[la prigione più difficile da cui evadere è la propria mente] "E al di là delle maschere e dei miti, l’anima, che è sola."
Jorge Luis Borges, da L’oro delle tigri
Mi capirai quando ti farà male l'anima come a me.
Frida Kahlo
Spesso ci sono più cose naufragate in fondo a un’anima che in fondo al mare.
[anime dolenti e inquiete dal troppo male di vivere]
Confortare una persona con la
propria ombra significa
mostrargli le proprie luci.
Carl Jung
[ti auguro di guarire da ciò che non racconti a nessuno]
Chi teme di soffrire soffre già di ciò che teme.
L'Anima è tinta del colore dei suoi pensieri.
Eraclito
[ormai ci ho fatto l'inquietudine] Io mi sono unita al silenzio
e mi lascio fare
e mi lascio bere
e mi lascio dire
Amiamo il dramma. Amiamo il conflitto. Abbiamo bisogno di un demone...
Chuck Palahniuk
"Bentornato, sir"
"Non mi sono mai mosso da qui, Lloyd..."
"Eppure è stato molto distante, sir"
"E dove sarei finito?"
"Nella disperazione, sir. Un luogo che si raggiunge rimanendo bloccati"
"E come ne si esce, Lloyd?"
"Basta solo fare un passo avanti, sir"
"Può un solo passo fare così tanta strada, Lloyd?"
"Sì, se è quello che ci riporta sulla giusta via, sir"
[ Non ho anima, ho solo i dolori dell’anima.]
L’anima non muore insieme al corpo per il semplice fatto che l’anima muore molto prima, di solito a sedici anni.
Franco Arminio
Quanto dolore ci sono costate tutte quelle paure che non si sono mai realizzate.
Thomas Jefferson
“Sir, la vedo turbato”
“È che a volte mi sembra di essere vittima di me stesso, Lloyd”
“Una discreta fortuna, sir”
“Fortuna, Lloyd?”
“Chi è causa del suo male, sir, ne è anche la cura”
“Non è così che si dice, Lloyd”
“Ma è così che si fa, sir”
Simone Tempia, Vita con Lloyd
[Che strani posti si incontrano andando in certe persone]
... e rimasi per sempre seduto
sulle vaghe frontiere
della tua anima...
Pedro Salinas
Vuoto separazione e attesa, questo siamo.
Italo Calvino
Non volevo pensare, non volevo l'ombra di un'idea, non volevo sapere, volevo rimanere assente come il lato oscuro di un sogno.
da C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo, Efraim Medina Reyes
Le aspettative sono la radice di tutte le angosce.
William Shakespeare
Non sprecate tempo a cercare gli
ostacoli, potrebbero non essercene.
Franz Kafka
Gradi della disperazione: non ricordarsi di nulla, ricordare qualcosa, ricordare tutto.
[...] ma chi ha iniziato a morire non smette mai di farlo.
Alessandro Baricco
[fammi toccare i tuoi squilibri]
La fiducia è la sola cura conosciuta per la paura.
Lena Kellogg Sadler
Alcuni di noi soffrono in silenzio di un male rumoroso. E questo è quanto ho da dire sulla paura.
Il fascino di certe persone sta tutto nel non conoscerle.
Giovanni Soriano
“Le persone possono ispirarti o prosciugarti, selezionale con cura”.
Hans Hensen
La debolezza di un'altra persona può distruggerti tanto quanto la sua forza.
Le persone deboli non sono innocue.
La loro debolezza può essere la loro forza.
Philip Roth
Il modo migliore è di non combattere, lascia perdere. Non cercare sempre di aggiustare le cose. Sarà giusto questo, sarà giusto quello. Inutili le paranoie. Quello da cui scappi non fa che rimanere con te più a lungo. Quando combatti qualcosa, non fai che renderla più forte. Lascia che faccia il suo corso e se non è giusta per te la lascerai lungo la tua strada e quando un domani ti fermerai a riflettere non ricorderai neanche come hai fatto a lasciarla andare via.
Chuck Palahniuk, Invisible Monsters
Io mi innamorai dei suoi demoni,
lei della mia oscurità.
Eravamo l'inferno perfetto.
Mario Benedetti
Si è sempre affascinati dal vuoto. Più è fondo, più è buio, più esso ci attrae: un misterioso richiamo d’amore.
Oriana Fallaci Se non vuoi respirare più con me
Io vivrò anche senza di te
Io nascerò
Dove ti ho lasciato, io nascerò
Per me sola, ancora nascerò
Non voglio più affondare
Non avrò paura più del tuo maestrale
Nessun vento mi potrà più fare male
Ormai affronto il mare...
[ A un certo grado di infelicità, le provi tutte per spiegare cosa ti sta capitando, anche se sai che non spiegano nulla e che sono solo una filza di spiegazioni mancate ]
Tutti gli altri sedevano in un cupo silenzio, interamente tesi e intenti a ripassare tra sé, nel lessico della psicologia pop o dell’oscenità da trivio o della cristiana sofferenza o della patologia paranoide, gli antichi temi della letteratura drammatica: incesto, tradimento, ingiustizia, crudeltà, vendetta, gelosia, rivalità, desiderio, perdita, disonore e lutto.
Philip Roth, da L'umiliazione
Amiamo il dramma. Amiamo il conflitto. Abbiamo bisogno di un demone, o ce ne creeremo uno.
Chuck Palahniuk
La gente si innamora del proprio dolore al punto che non riesce più ad abbandonarlo. Lo stesso vale per le storie che racconta. Siamo noi stessi a tenerci in trappola.
Chuck Palahniuk
Strano, mi sentivo meno solo prima di conoscerti.
Jean Paul Sartre
"Qualcuno che amavo una volta mi regalò una scatola piena di oscurità. Mi ci vollero anni per capire che anche questo era un dono".
Mary Oliver
“L'abitudine alla disperazione è peggiore della disperazione stessa.”
Albert Camus, La peste
Alcuni portano la felicità ovunque vadano. Altri quando se ne vanno.
Oscar Wilde
Un brano con un sound che richiama quei locali che si vedono nei film degli anni ’50 dove potevi gustare un buon whiskey avvolto dal fumo delle sigarette ascoltando su di un palco di legno il classico gruppetto, pianista da una parte e lei, in mise nero alla Chanel di metà secolo scorso, che canta con un filo di voce avvolta da un velo di tristezza e passione.
E ciò nonostante,
credo che dentro questo buio
troverò una via d’uscita.
Alda Merini
“Ci sono momenti della vita in cui ci smarriamo,
in cui abbiamo bisogno di stare un po’ soli“
Ricordati che non riuscirai mai a fare la cosa giusta per qualcuno che non sa quello che vuole.
[ ferirsi l’un l’altro senza riguardo ]
se l’anima avesse
vene e carne
ce ne andremmo in giro
coperti di sangue
squarciati da ferite.
Kurt Marti
Quel male di trovare ovunque soltanto il desiderio di essere altrove.
Emil Cioran
La notte mi circola nelle vene.
Emil Cioran, Quaderni
[lei non si accorgeva che lui, a forza di morire, cominciava a morire]
Lui lo sapeva bene: ci sono malati di quel singolare «genere di malattia che fa soffrire gli altri e il malato no», ci sono quelli che nel loro sentirsi "sani" ti uccidono.
"Io volevo urlare, ho sempre cercato di urlare. Ma non sono mai riuscita ad urlare... mi hanno strappato dal corpo ogni vocale, ogni consonante, ogni sillaba, e dire anche solo una frase diventa un’impresa di inaudita sofferenza."
Ingeborg Bachmann, da Il libro Franza
Non tendete mai la mano a chi sguazza nel suo malessere
perché invece che usarla per tirarsi fuori proverà ad usarla per tirare dentro voi.
La forma più comune di disperazione è non essere chi sei.
Kierkegaard
“E questo quadro chi ce lo manda, Lloyd?”
“La sua ansia, sir. Le ha dipinto il peggior scenario possibile”
“Molto realistico e affascinante. Dovremo spostare le altre rappresentazioni del reale per appenderlo”
“Sir, i quadri della sua ansia sono molto ingombranti. Piuttosto che fargli spazio, gli troverei una parete libera”
“Tipo quale, Lloyd?”
“Tipo quella della cantina sir”
“Lloyd, ma dalla cantina non ci passo quasi mai”
“Appunto, sir…”
by Vita con Lloyd
Ci sono abissi in cui
la maggior parte
degli esseri umani
non osa scendere.
Sono gli inferni
della nostra vita istintiva, il viaggio nei nostri incubi necessario
per rinascere.
Anaïs Nin
[ Vi sono suicidi invisibili.]
"Sembra una malattia innocente.
Monotonia, noia, morte.
Milioni di persone vivono
(o muoiono) senza saperlo. "
Si rimane in vita per pura diplomazia, si beve, si mangia, si cammina. Gli altri ci cascano sempre, ma noi sappiamo, con un riso interno, che si sbagliano, che siamo morti.
Gesualdo Bufalino, da Il Malpensante
Il corpo, questo stupido involucro che avvolge il nostro quasi niente:
sogni, estasi, nuvole, paure principalmente.
Antonio Tabucchi
La disperazione, la più fascinosa delle amanti.
Ma non la vorrei come moglie.
Umberto Silva, Uomo che scrive nella notte
Ascolta un vecchio che ha già visto tutto e sa la verità:
non conviene conoscere troppo intimamente il prossimo.
Già. Se penetri troppo profondamente nell'animo degli altri, non riesci più a godere la compagnia, a ballare, a ridere e a dimenticare i guai, perché nell'animo della gente trovi solo ferite su ferite, nero su nero, e allora perché?
David Grossman, da Ci sono bambini a zig zag
È come se la mia vita fosse misteriosamente percorsa da due correnti elettriche:
gioiosa-positiva e disperata-negativa
e quella che passa al momento
mi domina
m'inonda.
Silvia Plath
[sono cambiato io, e non il Vuoto, e ho fatto tutto questo e sono andato e venuto e mi sono lamentato e ferito e ho gioito e urlato]
Devo essere felice o morire, perché la mia condizione terrena è piena di una tristezza insostenibile e io do la colpa a Dio anziché a me stesso.
Mi dimetto dal tentativo di essere felice.
Jack Kerouac, da Angeli di desolazione
Certa gente non è cattiva.
È infelice.
Alda Merini
Ci sono donne che hanno il dolore come destino.
A loro la schiuma porta la bellezza del sogno con la ferocia del disincanto.
Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò
Tu non muti.
Sei buia.
Cesare Pavese
La gente teme
quello che ha dentro,
ma è l'unico posto
in cui troverà tutto
quello che serve.
Pascal Neveu
[ Non provo più gusto a lavorare, non posso più far altro che attendere la notte.]
Le persone che vivono in società hanno imparato a vedersi, negli specchi, esattamente come appaiono ai loro amici. Io non ho amici: che sia per questo che la mia carne è così nuda? Si direbbe... sì, si direbbe la natura senza gli uomini.
Non va! Non va affatto: la sento, la sporcizia, la Nausea. E questa volta, è nuovo, m'ha preso al caffè. Finora i caffè erano il mio solo rifugio, perché sono pieni di gente e ben illuminati: non avrò più nemmeno questo; quando nella mia camera mi sentirò oppresso, non saprò più dove andare.
Jean Paul Sartre, da La Nausea
A me tiene compagnia il vuoto,
socio del vento, che lo agita senza riempirlo.
Erri De Luca
“C’è sempre molto da conoscere della vita di qualcun altro. Non si finisce mai.
E a volte sarebbe meglio non iniziare affatto”
Paolo Giordano, Divorare il cielo.
“Il cuore umano non può contenere più di una certa dose di disperazione. Quando la spugna è imbevuta, può passarvi sopra il mare senza farle assorbire una lacrima di più.”
Victor Hugo
Come si troverebbero bene certe persone se si staccassero da se stesse! E invece si opprimono, si affliggono, si guastano, si spaventano, tutto da soli.
Seneca
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ph Alva Bernadine |
"La vera follia è abbandonarsi alla depressione e vivere come un vegetale in uno stato di dormiveglia e torpore giorno dopo giorno. La vera follia è fare finta di essere felici, fare finta che il modo in cui ti vanno le cose sia il modo in cui devono andare per il resto della tua maledettissima vita.
Tutti i desideri, le speranze, tutte le gioie, le emozioni e le passioni che la vita ti ha tolto...
sono lì davanti a te.
Puoi riprenderti tutto.
Sbarazzati delle sanguisughe che si nutrono del tuo sangue."
dal film Mr. Beaver
-Due cose storte non ne fanno una dritta.
-Riferito a chi?
-A noi due. Due cose storte.
-E se non fosse così? Se noi due fossimo dritti e tutti gli altri storti?
-Saremmo fregati comunque.
-Ma almeno saremmo fregati insieme.
da Arizona Dream, di Emir Kusturica 1992
E s'abituava a disfarsi di tutto, per non aver più niente da perdere.
Johann Wolfgang von Goeth
Siamo irresistibilmente attratti da chi ci creerà i problemi che ci servono per la nostra evoluzione personale.
Alejandro Jodorowsky
Ci vuole un amore, un grande amore, nella vita, come
alibi per le disperazioni immotivate che ci opprimono.
Albert Camus
Così eri:
anche sul ciglio di un crepaccio
dolcezza e orrore
in una sola musica.
Eugenio Montale
Mi sono messo a dieta dai cattivi pensieri, le persone distruttive e tutto ciò che non mi fa bene...
Paulo Coelho