Pensierando alla Νεἄιρα di Colossy...

Scrivo a me stessa. 
E a voi per conoscenza.


Ho osservato il mio specchio
e vi ho visto
una donna
pienamente soddisfatta
con gli occhi brillanti
d’una squisita malizia.
L’ho invidiata.
Maram al-Masri


Sono sempre lì,
sui contorni della notte
in bilico
fra la donna che dorme
e la bambina che sogna.
Beatrice Niccola

[ Che grande peso essere Qualcuno! Così volgare... ]
Io sono Nessuno!
Tu chi sei?
Sei nessuno anche tu?
Allora siamo in due!
Non dirlo!
Potrebbero spargere la voce!
Emily Dickinson

Io invece sono immaginaria,
incredibilmente immaginaria,
immaginaria fino al midollo.
Wislawa Szymborska

E "preferisco rimanere un'impressione, preferisco le impressioni.
Le impressioni emozionano.
È inutile conoscere: molto meglio supporre."

Vinicio Capossela 

Ti offro spiegazioni di te stessa,
teorie su di te, autentiche e
sorprendenti notizie di te.
Ti posso dare la mia tristezza,
la mia oscurità, la fame del mio cuore; 
cerco di corromperti con l'incertezza,
il pericolo, la sconfitta.
Jorge Luis Borges 

"Due strade trovai nel bosco
ed io scelsi quella meno battuta
Ed è per questo
che sono diversa."

Robert Frost


[Credono che tu sia forte perché fai tutto da sola. E non capiscono che se devi fare tutto da sola non sei forte, sei sola.]
"Il tetto si è bruciato
ora posso vedere la Luna"
Mizuta Masahide

[Alcune persone entrano nella tua vita come una benedizione.
Alcuni arrivano come lezione.]
Mantenete l’occhio
sul vostro mondo interiore
e tenete lontani gli idioti.
Dorothéa Tanning

Se non hai
tanta fretta
potresti renderti conto di molte più cose.
Se sei un uomo
scopriresti
che la donna che porti dentro sogna
di poter mettersi a piangere
e se sei una donna
che l’uomo che porti dentro sogna
di poter rendere conto
della tua fragilità sprecata
Scopriresti
che quasi tutto quello che rimproveri agli altri
è un rimprovero che hai evitato di farti
Se ti dessi il tempo di contemplare
il tappeto del paesaggio che hai tessuto con la tua vita
potresti scoprire molti sentieri che hai saltato
ai quali non potrai tornare
E forse grazie alla tua scoperta
smetteresti di far correre il giorno
per raggiungere velocemente la notte
smetteresti di scavalcare l’inverno
per arrivare in fretta all’estate
e con questo sapere
allungheresti in modo considerevole la tua vita.
Maria Wine



Io sono quello che sono.
Non chi pensi che io sia.
Non chi vuoi che io sia.
Io sono me.

"In foto ti vedi come ti vedono gli altri, ed è insopportabile. Io avrei voluto una foto dei miei vorrei, dei miei non potevo ma adesso eccomi, sarei stata meravigliosa vista da dove mi guardo io.
Da dentro le mie cicatrici."

Concita De Gregorio - “Così è la vita”

[mi descrivo, poi mi cancello e ricomincio...
eludendo le indicazioni]
Non voglio imparare a non aver paura, voglio imparare a tremare. Non voglio imparare a tacere, voglio assaporare il silenzio da cui ogni parola vera nasce. Non voglio imparare a non arrabbiarmi, voglio sentire il fuoco, circondarlo di trasparenza che illumini quello che gli altri mi stanno facendo e quello che posso fare io. Non voglio accettare, voglio accogliere e rispondere. Non voglio essere buona, voglio essere sveglia. Non voglio fare male, voglio dire: mi stai facendo male, smettila. Non voglio diventare migliore, voglio sorridere al mio peggio. Non voglio essere un’altra, voglio adottarmi tutta intera. Non voglio pacificare tutto, voglio esplorare la realtà anche quando fa male, voglio la verità di me. Non voglio insegnare, voglio accompagnare. Non è che voglio così, è che non posso fare altro.
Chandra Livia Candiani 

[ Sono una scettica che crede in tutto, una disillusa piena di illusioni, una ribelle che accetta, sorridente, tutto il male della vita, una indifferente traboccante di tenerezza. ]
Seria e metodica fino alla mania, attenta a tutte le sottigliezze di un raziocinio chiaro e lucido, non smetto, tuttavia, di essere una specie di Don Chisciotte donna che combatte contro i mulini a vento, chimerica e appassionata, sempre ingannata e sempre a chiedere nuove bugie alla vita, una dote di me stessa che non finisce, che non indebolisce, che non stanca.
Tutta, infine, in una frase a tal proposito di Dilteil:
"Molto semplice con il suo entusiasmo alla sua destra e la sua disperazione alla sua sinistra".
Florbela Espanca, da Cartas e diario

Sono una donna bella, di una bellezza che non svanisce.
L’ho meritata, scoperta, raccolta come un gioiello nella polvere,
l’ho liberata e fatta splendere.
Non l’ho riconosciuta per anni, sebbene sentissi che era là.
Ora abbaglia e prospera.
Sono sana, capace, indipendente, forte eppure ancora così fragile, sconfitta da un sospiro.
Il mio corpo è quello di una creatrice: angoli che incontrano curve, durezza che sfocia nel morbido.
Sono madre, figlia, sorella, amante di me stessa.
Accogliente e coraggiosa, io espando il mio cuore.
Il mio corpo è la mia casa, la mia casa un santuario alla vita, confortevole, caldo e ricco di tesori.
Mio è l’aroma di spezie calde catturato nel vento, mia la risata
che vola attraverso la porta.
Condivido me stessa soltanto con quelli che mi rispettano
per come sono e proteggo me,la mia casa ed il mio tempo dagli invasori.
Cerco il mio centro nel mezzo del caos, addestro alla pace i cani selvatici che mi urlano nella mente.
Uso il potere per il bene più grande, lascio libera la rabbia in situazioni neutrali, senza alcun innocente sulla linea del fuoco.
Sto imparando come persistere e quando lasciare andare;
sono pronta a sentire la profondità e l’ardore di tutte le emozioni svegliarsi in ogni nervo e non ho più paura.
La mia bellezza e la mia forza trascendono età, tempo e forse anche questa vita.
Ogni giorno sono nuova, ancora più a casa dentro di me.
Attimo per attimo, io creo il mio mondo.
Karen Andes

Mi hanno insegnato che salutare è da persone educate e altrettanto educate rispondere.
Mi è stato insegnato che nella vita tutto può essere dimenticato, tranne il bene ricevuto.
Mi hanno insegnato che se una persona si crede superiore bisogna lasciarla vivere nella sua inferiorità.
Mi hanno insegnato a vivere e camminare a testa alta.
Perché nessuno è così importante da farci abbassare lo sguardo.


Ho conquistato il mio passato
Il futuro è finalmente arrivato
Mi trovo all'ingresso
A un nuovo mondo che posso vedere
Le rovine le lascio a destra di me
Presto mi avranno perso di vista...



“Sono il cervello destro. Sono la creatività. Uno spirito libero. Sono passione. Desiderio. Sensualità. Sono il suono ruggente di chi ride. Sono il gusto. La sensazione della sabbia sotto il piede nudo. Sono movimento. Colori brillanti. Sono la pulsione a dipingere sulla nuda tela. Sono immaginazione senza limiti. Arte. Poesia. Intuisco. Sento. Sono tutto ciò che volevo essere”.


[consiglio per i semplici di animo]
« Invece di sentirti “inadatto” 
quando sei con certe persone
prova a sentirti “sprecato”: 

fa miracoli.»

Syria Chadee


"Non sarò mai diversa da quella che sono. 

Provo troppa gioia nella mia condizione."

Margaret A. Murray, "Le Streghe nell'Europa Occidentale"



[promemoria per me stessa]
Se scrivo ”Sono Gay” mi chiedono se sono lesbica.
Se scrivo “Sotto i lampioni” i curiosi chiedono se faccio la puttana.
Se scrivo amore in saldo sto cercando per forza un uomo con cui bruciare un paio di ore di sesso.
Se scrivo una poesia d’amore per forza ho un amante nascosto nell’armadio.

Se sogno perché sogno, se rido perché rido, se piango perché piango.
Forse sono “gay, forse non lo sono. Potrebbe essere che faccio la puttana, magari ho mille amanti nascosti nell’armadio o forse uno solo, o magari nessuno.
Magari ogni poesia d’amore è dedicata ad una persona diversa e sono davvero una mignotta. Se sono puttana, o follemente innamorata, o magari solo una semplice sognatrice, potranno essere affari miei no? Non è che magari tutti i miei scritti sono semplicemente punti di vista, guerre in cui credo ed emozioni di vita? Voglio poter scrivere quello che voglio e sicuramente sono ben poche le persone in grado di capire chi sono, come sono, a chi posso aver dedicato o no una poesia o dedicato parte del mio essere. Scrivo quello che mi detta il cuore e condivido con il cuore “momenti”. Chi fa parte o meno di una poesia sono solo cavoli miei. Non è che potrebbe essere che l’unico protagonista sia il mio cuore?
Bisogna sapermi leggere fra gli spazi bianchi per sapere in che direzione vanno i miei scritti, per poi magari scoprire che non vanno da nessuna parte.
Quando leggo gli altri li leggo per quello che mi arriva, senza interrogarmi del perché, senza distinzione di sesso, e condivido TUTTO ciò che mi emoziona o che è lotta contro “l’etichetta” morale della nostra società. Se condivido di più uno o l’altro è un caso, oppure vuol dire che in quel momento mi sono emozionata, e voglio essere libera di farlo con chiunque. Condivido e dedico più tempo a quelli che ho conosciuto di persona, come è naturale e giusto che sia. E non intendo giustificarmi con nessuno, ma proprio con nessuno. Non riuscirei a leggere Tutto e Tutti nemmeno stando 24 ore al giorni davanti al pc.
Per il resto: quali siano le mie emozioni, i miei sogni o desideri, sono solo cavoli miei.
Tutto quello che faccio, il tempo che dedico ad altri, lo faccio semplicemente con il cuore, senza alcun tornaconto personale, perché io sono così, lo faccio con passione.
Perché le persone hanno sempre bisogno di frugare nella nostra vita?
Perché non si accontentano di farne parte senza cercare sempre ”ragioni” per cui sparlare o per cui parlare.

Stremiz Silvana

Le scelte degli altri sono un riflesso diretto di chi sono loro, non di chi sei tu. Non importa quanto tu possa essere ferito o deluso, non permettere loro di amareggiarti.

Non esiste trasformazione senza fatica.
Sappiamo  di dover bruciare fino in fondo,
e poi sederci sulle ceneri di colei
che un tempo pensavamo di essere
e ricominciare da lì.
Clarissa Pinkola Estés

So di essere fragile.
Che basta una brezza gentile e, a volte, penso di volare via.
Ma, poi, sono sempre qui e credo sia un po’ questa la mia forza.
La fragilità che mi riconosco.
Cinzia Pennati




"Una sofferenza come la mia non ha orgoglio.
Cosa mi importa se si saprà che sono disperata?
Tutto il mondo può avere il trionfo di vedermi in questo stato. Quelli che non sanno cosa sia soffrire possono essere orgogliosi e indipendenti. Possono resistere agli oltraggi, o ricambiare le provocazioni. Io non posso farlo. Io devo soffrire, mi devo disperare, e che tutti quelli che vogliono godere di questo siano i benvenuti”.
Jane Austen


Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo...
Ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guadarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per guardare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.
Elli Michler

“Ogni problema ha tre soluzioni:
la mia soluzione, la tua soluzione e la soluzione giusta.”
Platone

Una donna che si rialza fa sempre un po' paura.
Una donna che non dipende dagli "altri" può intimorire.
E se tornano, e tu li mandi a quel paese, ti vorranno fare a pezzi.
Ma tu non temere... 


Sono certa
che prima o poi tutto torna al suo posto. 
Sono certa che prima o poi ognuno avrà servito su un piatto d'argento ciò che merita. 
Sono certa che il tempo sistema molte cose, molte le toglie e altre finalmente le regala. 
Sono certa che smettere di "Credere" non sia la strada più giusta, ma perseverare nella convinzione che ci meritiamo il "Meglio" sia la cosa migliore.
Silvia Nelli.

Dicono che io non appartenga
a nessun luogo,
che non sono
né indigena,
né straniera,
né umana,
né comprensibile.
Cosa sei, allora?
Le domando’ lui.
"Io sono e basta."
Rispose lei.
Isabel Allende

ph Edouard Boubat

Troppo a lungo le persone sono state educate al sacrificio e alla disponibilità. Il ritornello è: 
“più ti sacrifichi per gli altri, e più sarai apprezzata”. 
Ci sono persone che hanno fatto del dovere la loro seconda pelle e del "devo farlo" 
la loro canzone giornaliera. 
Se non terminano la lista delle cose da fare non si sentono a posto.
Certe volte non è mai “abbastanza”.
C'è sempre qualcosa a cui dare il proprio tempo come "necessario". Perché "così va fatto".
Non è una scelta consapevole ma un sacrifico implicitamente dovuto sotto la bandiera dell'apprezzamento.
E si va avanti bendate da liste di doveri, trafelate nella corsa ritmata dei "devo", “devo”, “devo”.
Poi succede qualcosa: certe volte è una forte delusione lavorativa a cui si era dato tutto, altre volte è una profonda insoddisfazione, altre ancora il passare degli anni, una malattia...
All'improvviso la corsa senza sosta si ferma.
Il respiro è ansimante, ci si guarda intorno sbalordite: 
«Ma cosa ho fatto?», 
«Perché?», 

«Cosa voglio davvero?».

Chiedo scusa al caso se lo chiamo necessità.
Chiedo scusa alla necessità se tuttavia mi sbaglio.
Non si arrabbi la felicità se la prendo per mia.
Mi perdonino i morti se ardono appena nella mia memoria.
Chiedo scusa al tempo per tutto il mondo che mi sfugge a ogni istante.
Chiedo scusa al vecchio amore se dò la precedenza al nuovo.
Perdonatemi, guerre lontane, se porto fiori a casa.
Perdonatemi, ferite aperte, se mi pungo un dito.
Chiedo scusa a chi grida dagli abissi per il disco col minuetto.
Chiedo scusa alla gente nelle stazioni se dormo alle cinque del mattino.
Perdonami, speranza braccata, se a volte rido.
Perdonatemi, deserti, se non corro con un cucchiaio d'acqua.
E tu, falcone, da anni lo stesso, nella stessa gabbia,
immobile con lo sguardo fisso sempre nello stesso punto,
assolvimi, anche se tu fossi un uccello impagliato.
Chiedo scusa all'albero abbattuto per le quattro gambe del tavolo.
Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte.
Verità, non prestarmi troppa attenzione.
Serietà, sii magnanima con me.
Sopporta, mistero dell'esistenza, se strappo fili dal tuo strascico.
Non accusarmi, anima, se ti possiedo di rado.
Chiedo scusa al tutto se non posso essere ovunque.
Chiedo scusa a tutti se non so essere ognuno e ognuna.
So che finché vivo niente mi giustifica,
perché io stessa mi sono d'ostacolo.
Non avermene, lingua, se prendo in prestito parole patetiche,
e poi fatico per farle sembrare leggere.

[...verrete a sapere molte cose nuove e curiose]
Che ci sono persone alle quali semplicemente non piacete, qualsiasi cosa facciate.
Che nonostante pensiate di essere furbi, non lo siete molto.
Che la validità logica di un ragionamento non ne garantisce la verità.
ph Paolo Monti
Che le persone cattive non credono mai di essere cattive, ma piuttosto che lo siano tutti gli altri.
Che è possibile imparare cose preziose da una persona stupida.
Che se il numero sufficiente di persone beve caffè in una stanza silenziosa, è possibile sentire il rumore del vapore che si leva dalle tazze.
Che a volte agli esseri umani basta restare seduti in un posto per provare dolore.
Che la vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi.
Che esiste una cosa come la cruda, incontaminata, immotivata gentilezza.
Che è semplicemente più piacevole essere felici che incazzati. 
Che le persone di cui avere più paura sono quelle che hanno più paura.
Che ci vuole grande coraggio per mostrarsi deboli.
Che gli altri, anche se sono stupidi, riescono spesso a vedere cose di voi che voi non riuscite a vedere.
Che è consentito volere.
Che tutti sono identici nella segreta tacita convinzione di essere, in fondo, diversi da tutti gli altri.

David Foster Wallace


È il momento della tragica scoperta: 
di una vita solo in nome delle aspettative degli altri.
Di una disponibilità all'impegno oltre una sana percezione delle proprie necessità.
Si dovrebbe capire che essere disponibili non significa annientare se stesse.
Non significa diventare robot che elargiscono assistenza a comando.
Un eccesso di disponibilità nella nostra società è un piatto pieno di lodi,  
è un banchetto di apprezzamenti: che brava!
Quanto si impegna!
Com'è disponibile!
Ma attenzione:
il cibo può essere molto indigesto.

liberamente tratta da Simona Oberhammer



Ho sotterrato la "Disponibilità", perché non tutti meritano il mio tempo. Sono uscita dal campo di battaglia ferita e dilaniata, ma con le medaglie giuste che hanno dato a me stessa il suo vero "Valore"!

Silvia Nelli

Le persone vogliono sempre distruggere qualcosa che non sono riusciti a far crollare del tutto. Ho smesso da un pezzo di combattere con gli altri...  Soprattutto con quelle "persone" che per me nel mondo fanno solo numero. Combatto con me stessa ogni giorno. Combatto con me perché i miei più acerrimi nemici in fondo mi appartengono. Ho distrutto gran parte della mia "Ingenuità" per evitare di passare ancora da sciocca. Ho ucciso "La voglia di fidarmi" a prescindere, smettendo di pensare che dire verità assicura "il riceverne". 

[ Non faccio sconti ]
ho già pagato troppo care le mie illusioni.
José Saramago



Ci sono quelli che un giorno ti salutano e l'altro no
Quelli che ti fanno sentire speciale solo perché vogliono un favore
Quelli che ti promettono mari e monti prima di sparire
Quelli bravissimi a dare consigli specialmente se non ne hai bisogno
Quelli che parlano... parlano e poi parlano
Quelli che non ascoltano perché parlano... parlano e poi parlano
Poi ci sono i furbi... quelli che hanno fatto un affare sempre migliore del tuo
Quelli che ci sono di certo e mancano di sicuro
Quelli che quando stai malissimo ti dimostrano tutto il loro dispiacere impegnatissimi a soffocare tutta la propria goduria
Quelli che vogliono avere sempre ragione anche quando....
Quelli che ti aprono la porta con un sorriso che sembra una paresi
Quelli che ti contraddicono a tutti i costi perché li fa sentire intelligenti
Quelli che non ti rivolgono più la parola perché... perché... non lo so perché
Quelli che mancano di rispetto e poi ti dicono "io sono sempre me stesso"
Quelli che vogliono avere sempre l'ultima parola anche quando te ne sei già andato
Quelli che ti mettono in imbarazzo e poi ti dicono "ti ho messo in imbarazzo?"
Quelli che conoscono tutte le strade più corte
Quelli che con te parlano male degli altri e poi con gli altri.....
Quelli che ti dicono "se hai bisogno chiamami" e poi... il telefono sta ancora squillando
e poi... poi ci sei tu.
Giuseppe Donadei


Ti avveleni quando lasci che i giudizi degli altri diventino più importanti del tuo sentire.
Ti avveleni quando seppellisci i tuoi sogni e cerchi di dimenticarti di loro.
Ti avveleni quando apri il frigorifero e anestetizzi l’ansia ingurgitando il cibo.
Ti avveleni quando fai della dipendenza affettiva il tuo stile di vita: senza l’oggetto del tuo amore non esisti più.
Ti avveleni quando ti fai da parte, perché pensi di non valere niente, di contare meno di nulla.
Ti avveleni quando vuoi essere perfetta in ogni occasione, imponendoti di essere sempre la migliore.
Ti avveleni quando diventi un’altra da te stessa e muti forma e colore come se fossi una tappezzeria da abbinare all’arredamento.
Ti avveleni quando piangi e ti commiseri come se fossi la più sfortunata del mondo, fino a marcire con le lacrime.
Ti avveleni quando diventi dura e ruvida, pensando che sia l’unico modo per difenderti e farti rispettare.
Ti avveleni quando ti isoli fino ad abitare una terra arida che non fa più crescere vita buona nelle sue vicinanze
Ti avveleni quando smetti di sperare che qualcosa dipositivo possa succedere.
Ti avveleni quando pensi che nessuno possa trovarti interessante, amputando tutto ciò che di affascinante fa parte di te.
Ti avveleni quando sputi contro gli altri la tua rabbia, senza farla fluire con equilibro.
Ti avveleni quando fai dell’odio e del rancore il condimento della tua vita.
Ti avveleni quando non permetti al perdono di sanare le vecchie ferite.
Il veleno emotivo è pericoloso… annienta l’anima.
Simona Oberhammer

"Las aparencias engañan ... casi siempre".
"Siempre necesitamos un pequeño nido para abrigar nuestro inmenso mundo".

Perdona te stesso per come hai scelto di sopravvivere.
Perdona te stesso per i desideri che hai giudicato duramente.
Perdona te stesso per indulgere in cose che hanno richiesto molto tempo ma che non ti hanno soddisfatto.
Perdona te stesso per dichiararti come qualcuno che non sei.
Perdona te stesso per i viali scelti di espressione negativa.
Perdona te stesso per tutte le volte in cui non hai aggiunto valore agli altri.
Perdona te stesso per quello che hai scoperto di te che non ti è piaciuto.
Perdona te stesso per la bruttezza che hai visto in te stesso.
Perdona te stesso per non aver corretto ciò che pensi di dover avere.
Perdona te stesso per le parti che non potresti rispettare.
Perdona te stesso per tutti questi giudizi. 
Perdona te stesso per non essere riuscito a perdonare te stesso prima.
Emily Maroutian


Ho imparato
che ignorare i fatti non cambia i fatti.
Ho imparato… che quando vuoi vendicarti di qualcuno lasci solo che quel qualcuno continui a farti del male.
Ho imparato… che l’amore, non il tempo guarisce le ferite. 
Ho imparato… che il modo più facile per crescere come persona è circondarmi di persone più intelligenti di me.
Ho imparato… che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un’altra parte.
Ho imparato… che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto.
Ho imparato… che quando tuo figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno ti ha agganciato per la vita.
Ho imparato… che tutti vogliono vivere in cima alla montagna ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.
Ho imparato… che è meglio dare consigli solo in due circostanze: quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
Ho imparato… che la miglior aula del mondo è ai piedi di una persona anziana.
Ho imparato… che quando sei innamorato, si vede.
Ho imparato… che appena una persona mi dice, “mi hai reso felice! “, ti rende felice.
Ho imparato… che essere gentili è più importante dell’aver ragione.
Ho imparato… che non bisognerebbe mai dire no ad un dono fatto da un bambino.
Ho imparato… che posso sempre pregare per qualcuno, quando non ho la forza di aiutarlo in qualche altro modo.
Ho imparato… che non importa quanto la vita richieda che tu sia serio… ognuno ha bisogno di un amico con cui divertirsi.
Ho imparato… che talvolta tutto ciò di cui uno ha bisogno è una mano da tenere ed un cuore da capire.
Ho imparato… che la vita è come un rotolo di carta igienica,
più ti avvicini alla fine, più velocemente va via.
Ho imparato… che dovremmo essere contenti per il fatto che Dio non ci dà tutto quel che gli chiediamo.
Ho imparato… che i soldi non possono acquistare la classe.
Ho imparato… che sono i piccoli avvenimenti giornalieri a fare la vita così spettacolare.
Ho imparato… che sotto il duro guscio di ognuno c’è qualcuno che vuole essere apprezzato e amato.
Ho imparato… che il Signore non ha fatto tutto in un giorno solo. Cosa mi fa pensare che io potrei?
Ho imparato… che ogni persona che incontri merita d’essere salutata con un sorriso.
Ho imparato… che non c’è niente di più dolce che dormire coi tuoi bambini 
e sentire il loro respiro sulle tue guance.
Ho imparato… che nessuno è perfetto, fino a quando non te ne innamori.
Ho imparato… che la vita è dura, ma io sono più duro.
Ho imparato… che le opportunità non si perdono mai, qualcuno sfrutterà quelle che hai perso tu. 
Che desidererei aver detto una volta in più a mio padre che lo amavo, prima che se ne andasse.
Ho imparato… che ognuno dovrebbe rendere le proprie parole soffici e tenere, 
perché domani potrebbe doverle mangiare. 
Ho imparato… che non posso scegliere come sentirmi, 
ma posso scegliere cosa fare con queste sensazioni. 
Lavora come se non avessi bisogno dei soldi
ama come se nessuno ti avesse mai fatto soffrire
balla come se nessuno ti stesse guardando
canta come se nessuno ti stesse sentendo.
Paulo Coelho


Si sbaglia sempre.
Si sbaglia per rabbia, per amore, per gelosia.
Si sbaglia per imparare...
imparare a non ripetere mai certi sbagli.
Si sbaglia per poter chiedere scusa,
per poter ammettere di aver sbagliato.
Si sbaglia per crescere e per maturare.
Si sbaglia perché non si è perfetti, si è umani.
Bob Marley.

Guariremo
dai pensieri stonati,
nodi sgraziati nella trama della vita - sempre noi, il filo dal brutto colore?
Guariremo dalle paure furiose di stanze chiuse e finestre di pietra.
Guariremo dal peso perenne di doverci scusare
dal veleno maledetto di alcune parole
e dal maledetto veleno di troppi silenzi.
Stiamo guarendogià ora non ricordiamo chi siamo
e potremmo non voltarci quando qualcuno urlerà il nostro nome.
Irene Marchi, L’uso delle parole e delle nuvole

Fallire è ingannare i figli e se stessi...
Fallire è rimanere per convenienza.
Fallire è vivere una vita grigia.
Fallire è non arrivare felice a casa tua ogni sera.
Fallire è elemosinare l'amore
di chi non ti ama più.
Fallire significa fingere di amare.
Fallire è rimanere per paura della solitudine.
Fallire è credere che l'amore non esista...


Chiedo di lasciare andare le paure che ho ereditato.
Non sono le mie. 
Le ho apprese da altri che hanno voluto proteggermi.
Chiedo di lasciare andare i condizionamenti ricevuti.
Non è il mio modo di agire. 
Li ho imparati da altri che volevano insegnarmi a vivere.
Chiedo di lasciare fluire la rabbia. Non è il mio modo di amare. 
L'ho ereditata da altri che non conoscevano altre forme di amore.
Chiedo di imparare ad amare incondizionatamente ogni forma vivente.
Ma prima di tutto di imparare ad amare me stesso così come sono.
Chiedo di riuscire a perdonarmi per le volte in cui non mi sono amato abbastanza.
Chiedo di riuscire a perdonarmi per non essere stato me stesso per paura di essere abbandonato.
Chiedo di riuscire a perdonarmi per le volte in cui non sono stato vero per paura di essere rifiutato.
Chiedo di riuscire a perdonarmi per le volte in cui non ho manifestato il mio pensiero per paura di essere giudicato.
Monica Grando.

Sono libera di vivere dove e come voglio, di leggere ciò che voglio, di pensare a tutto ciò che voglio come voglio, e di ascoltare chi voglio.
Sono libera nelle vie delle grandi città, dove nessuno mi vede, mentre cammino sotto la pioggia scrosciante senza un dove né un quando, mormorando dei versi.
Sono libera nel bosco, e sulla riva del mare in una solitudine benedetta, e nella musica che risuona in me, e nella mia stanza, quando chiudo la porta. Posso sapere tutto quello che voglio sapere
e posso dimenticare quello che non mi serve. Posso fare qualsiasi domanda e ricevere una risposta. Posso scegliere i miei amici.
Sono felice di aver risolto tutti i teoremi dei miei anni immaturi.
Non mi fingo mai più intelligente,
più bella, più giovane e più buona
di quanto sono per apparire diversa,
perché non ho nessun bisogno di quelle menzogne.
Vivo nell'incredibile e indescrivibile lusso delle domande
e delle risposte del mio tempo,
che mi sono vicine e che sento come mie,
assolutamente libera di fare la mia scelta:
di amare quel che voglio e chi voglio.

Nina Berberova


sempre "troppo" mai "abbastanza" ]
Sono faticosa e mi piace esserlo, 
è la mia personalissima selezione naturale.
Susanna Casciani.

Troppo orgogliosa.
Troppo scorbutica.
Troppo problematica.
Troppo insicura.
Troppo poco gentile.
Troppo poco dolce.
Troppo disordinata.
Troppo bambina.
Troppo matura.
Troppo emotiva.
Troppo sognatrice.
Troppo poco romantica.
Troppo caparbia.
Troppo poco elastica.
Ero troppo per te.
Ma non ero mai abbastanza

Carlos Ruiz Zafòn

Chiediti scusa
scusa per tutte volte
che gli altri non l'hanno fatto
chiediti scusa
se hai passato le notti
in un letto disfatto
pensando ai torti
agli abbagli
alle giustificazioni delle tue azioni
chiediti scusa
se hai dovuto fingere
indossando sorrisi falsi
mentre dentro avevi la tempesta
che ti scuoteva gli occhi
soffocando i pianti
chiediti scusa
per quando ti sei lasciato da solo
quando hai tolto la tua canzone
per rispondere al silenzio
dando ascolto ai rimpianti
chiediti scusa
per aver fatto sempre un passo indietro
quando invece avresti voluto fare salti avanti
ma il timore
ti ha paralizzato anche le parole
scusa
se hai creduto che gli altri
potessero mettere bocca
nelle tue idee
stravolgendole
senza piacerti
chiediti scusa
per quando ti sei ricoperto di insulti
anche con la ragione
che non risiede nella testa
ma affonda le mani nel cuore
e nello stomaco
scusati con te stesso
se hai fatto presto
non sei rimasto fino a tardi
ad ascoltarti
se ti sei messo le mani addosso
senza abbracciarti
chiediti scusa
perché gli altri non lo fanno mai
e hai mollato i libri
i sogni
per rincorrere guai
che non hanno il tuo nome
chiediti scusa
per quando avresti voluto fare la cosa sbagliata
e ti sei passato accanto
senza salutarti
chiediti scusa
adesso
non ci sono più scuse
.


Dovrei chiedere scusa a me stessa per aver creduto sempre di non essere abbastanza.
Alda Merini

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Sottolineo, ricopio, estraggo e porto via!