εurosalida...
Il sogno è stato sempre quello di una Unione Europea "grande contenitore" nella quale diluire ogni forma di neonazionalismo o nella quale ricomporre qualsiasi frattura storica...
E la brutale invasione russa dell'Ucraina fa urlare "ué ué ué", sempre più UE...
compresa la Turchia, la Moldavia, la Georgia con l'intera regione caucasica, la Serbia con l'intera regione balcanica; compresa la Russia stessa...
una Unione Europea come spazio di pace che, inevitabilmente crea sicurezza e benessere!
Poteri addirittura superiori a tutti coloro che, provenendo dal Nord America e dall'Europa occidentale, si sono riuniti per la prima volta nel 1954 al Bilderberg Hotel (da cui il nome) a Oosterbeek, nei Paesi Bassi? Bilderberg... un soggetto caro ai teorici del complotto. Un gruppo accusato di avere il potere di scatenare delle guerre e di mirare a diventare una sorta di governo ombra mondiale. Ma molto probabilmente e più semplicemente al di sotto di una sorta di governo ombra mondiale a tutti noi tenuto all'oscuro. Un gruppo che di fronte alle critiche, ha mutato la sua immagine da quella di un'istituzione suppositivamente segreta (ma, guarda caso, palesata al mondo direttamente da loro stessi) a quella di un'istituzione semplicemente discreta. Da qualche anno ormai ha il suo sito web, molto sobrio e molto succinto. In particolare, vi si legge che ogni conferenza "non vuole produrre un risultato, non si conclude con una dichiarazione finale o risoluzioni. Non ci sono voti e Bilderberg non sostiene alcun partito politico o punto di vista". Ma il gruppo di potenti sovranazionali è stato fatto conoscere a tutto il mondo...
Poteri che si burlano dell'umanità facendosi riconoscere in scene da fiction (Servant of the people) che parlano, all'inizio della trama, proprio di loro... una serie televisiva prodotta dallo stesso Volodymir Zelensky che poi fonda un omonimo partito che stravince le presidenziali...
Poteri che avevano previsto la Shoah come snodo cruciale per il ritorno degli israeliti, dopo la loro millenaria diaspora, nella loro terra promessa nel 1948... ma in sei milioni di meno?
Fatti non foste a viver come schiavi
e se liberi più non siete d’Europa fate senza!
E i popoli europei si erano stancati del'UE e della NATO.
[ueeee.... più nato]
Ed ecco arrivare Putin che, con l'invasione dell'Ucraina, fa urlare agli europei intimoriti " più NATO".
"L'aggressione della Russia sollecita ancor di più la spinta all'unità dei Paesi e popoli europei che credono nella pace, nella democrazia, nel rispetto del diritto internazionale e nello Stato di diritto".
"L’Ucraina sta combattendo contro un invasore per difendere non solo la sua libertà, ma il sogno europeo". "L’Europa non è là fuori, da qualche parte, l’Europa è proprio qui, nella nostra mente, nei nostri pensieri. È il nostro sogno: stare con tutti gli europei, essere uguali a loro, perché già lo siamo. Gli adulti di oggi non perdoneranno mai quello che è successo, ma vale comunque la pena lottare per i bambini e le generazioni future".
Volodymyr Zelensky, a proposito dell'invasione russa dell'Ucraina.
"L'Ucraina è sulla strada giusta per l'Europa perché ha una solida democrazia parlamentare"
Ursula von der Leyen in una visita lampo a giugno in Kiev per incontrare Zelensky.
E con parte dei confini condivisi con la Russia, la Georgia si affretta a rilanciare la richiesta di adesione all'Unione europea
Salomé Zourabichvili, presidente georgiana.
Ma cosa era l'Europa fino alla vigilia della vigliacca invasione russa dell'Ucraina?
A che punto era giunto il libero dibattito democratico sull'UE e sulla NATO?
Se una società libera non può aiutare i molti che sono poveri, non può salvare i pochi che sono ricchi.
John Fitzgerald Kennedy
«Il superfluo dei ricchi dovrebbe servire al necessario dei poveri ed invece il necessario dei poveri serve al superfluo dei ricchi.»
Jean Domat
[quel fallito club finanziario che chiamano europa]
"Care cicale inglesi, francesi, tedesche, spagnole, olandesi, ungheresi, scandinave, eccetera eccetera amen: non gongolate troppo per i miei vituperi contro l'Italia che non è la mia Italia.
I vostri paesi non sono mica migliori del mio. Nove casi su dieci ne sono, ahimè, sgomentevoli copie. Quasi tutto ciò che ho detto sugli italiani vale anche per voi che siete fatte, siete fatti, della medesima pasta. In quel senso apparteniamo davvero a una grande famiglia... Uguali le colpe, le codardie, le ipocrisie. Uguali le cecità, le meschinità, le miserie. Uguali i leader di destra e di sinistra, uguale l'arroganza dei loro seguaci. Uguale la presunzione e il voltagabbanismo e il terrorismo intellettuale. Uguale la demagogia. Per rendercene conto basta dare un'occhiata a quel fallito Club Finanziario che chiamano Unione Europea e che non si capisce a cosa serva fuorché ad imporci la stupidaggine detta Moneta Unica e a rubarci il parmigiano e il gorgonzola. A impedirci di bere il nostro latte e mangiare la nostra cioccolata. Ad abolire settanta razze canine, (tutti-i-cani-sono-uguali), a uniformare i sedili degli aerei, nonché a pagare stipendi favolosi ed esenti da tasse ai suoi parlamentari. Quella deludente Unione Europea che parla inglese e francese, mai che parli l'italiano o il fiammingo o che so io, e dove comanda la solita cioè centenaria troika Francia-Inghilterra-Germania.
Quell'ambigua Unione Europea che masochisticamente ospita dieci milioni di mussulmani, che ama fornicare coi paesi arabi, intascare i loro petrodollari. Quella stupida Europa che parla di «identità-culturale» col Medio Oriente. (Cosa significa identità-culturale col Medio Oriente, perdio?!? Dov'è l'identità-culturale col Medio Oriente, accidenti?!? Alla Mecca? A Betlemme, a Damasco, a Beirut? Al Cairo, a Teheran, a Bagdad, a Kabul?!?). Quella infuriante menzogna alla quale insieme coi parmigiano e il gorgonzola l'Italia sta sacrificando la propria lingua, la propria identità nazionale, la stessa speranza di non essere più considerata un paese di seconda o di terza categoria."
Oriana Fallaci, La Rabbia e L’Orgoglio
"Ribellarsi è giusto, disobbedire è un dovere, agire è necessario."
Oscar Wilde
[ e noi italiani ci credemmo ]
a un'Europa forte, solidale, pacifica,
benestante in ogni suo strato sociale...
benestante in ogni suo strato sociale...
mai ci fu più stupidità ed ingenuità!
Quando ero molto giovane, diciassette o diciotto anni, sognavo talmente l' Europa! Venivo da una guerra dove gli italiani e i francesi, gli italiani e gli inglesi, gli italiani e i russi, gli italiani e i greci, gli italiani e i tedeschi, i tedeschi e i francesi e gli inglesi e i russi e i polacchi e gli olandesi e i danesi e i greci eccetera s'erano ammazzati tra loro senza pietà: ricordi? La fottuta Seconda Guerra Mondiale. Immerso fino al collo nella nuova lotta, mio padre predicava il federalismo europeo. Il miraggio di Carlo e Nello Rosselli. Teneva comizi, parlava al popolo, urlava: «L' Europa, l' Europa! Bisogna fare l' Europa!». E piena d' entusiasmo io lo seguivo come lo avevo seguito quando urlava Libertà-Libertà. Con la pace incominciavo a conoscere quelli che erano stati i miei nemici e vedendo i tedeschi senza uniforme, senza mitragliatori, senza cannoni, mi dicevo: «Sono come noi. Si vestono come noi, mangiano come noi, ridono come noi, amano la pittura e la scultura e la letteratura e la musica come noi. Come me. Possibile che ci abbiano fatto tanto male, terrorizzato, arrestato, torturato, ucciso?». Poi mi dicevo: «Ma anche noi li abbiamo uccisi. Anche noi...». E con un brivido di orrore mi chiedevo se durante la Resistenza anch’io avessi contribuito alla morte di qualche tedesco, cioè se li avessi in un modo o nell' altro uccisi. Me lo chiedevo e, rispondendomi forse-sì-anzi-sicuramente-sì, provavo una specie di vergogna. Mi sembrava di aver combattuto nel Medioevo, quando Firenze e Siena si facevano la guerra e l' acqua dell' Arno diventava rossa di sangue. Il sangue dei fiorentini e dei senesi. Con un brivido di stupore contestavo la mia fierezza d' esser stata un soldato della mia patria, per la mia patria, e concludevo: «Basta! Basta! Il babbo ha ragione! L' Europa, L' Europa! Bisogna fare l' Europa!». Bè: gli italiani delle Italie che non sono la mia Italia dicono che abbiamo fatto l' Europa. I francesi, gli inglesi, gli spagnoli, i tedeschi che gli assomigliano dicono lo stesso. Ma questo Club Finanziario che mi ruba il parmigiano e il gorgonzola, che sacrifica la mia bella lingua e la mia identità nazionale, che mi rompe le scatole con le sue scemenze e le sue bestialità, che cioè parla di Identità-Culturale-col-Medioriente e fornica coi nostri veri nemici, non è l' Europa che io sognavo. Non è l' Europa. È il suicidio dell' Europa.
Oriana Fallaci
Quando credi ad una menzogna troppo a lungo, la verità non ti rende libero, ti fa a pezzi.
E c'è chi, nel 1999, anno del debutto della moneta unica sui mercati finanziari, avrebbe dichiarato testualmente:
“Con l’euro lavoreremo di meno guadagnando di più”.
Il modo migliore di evitare che un prigioniero scappi è assicurarsi che non sappia mai di essere in prigione.
Fëdor Dostoevskij
E c'è chi, nel 1999, anno del debutto della moneta unica sui mercati finanziari, avrebbe dichiarato testualmente:
“Con l’euro lavoreremo di meno guadagnando di più”.
lettera da una ragazza italiana
Questi trent’anni “europei” ci sono costati quanto una guerra perduta come dimostra “la perdita di circa il quaranta per cento del potere d’acquisto del popolo italiano con il transito dalla lira all’euro”
Diego Fusaro
Eppure i partiti di sinistra, oggi, sono i sostenitori entusiasti di questo processo , di cui l’Unione europea è un esempio. Mentre cresceva a livelli drammatici la disoccupazione giovanile da noi la cultura cosmopolita si rallegrava con i giovani per la loro mobilità: “la generazione Erasmus”.
i francesi ci entreranno come francesi,
i tedeschi, come tedeschi.
E gli italiani,
come europei.
Indro Montanelli
"Allucinante confessione del politico giurista Giuliano Amato, ex presidente del consiglio; confessione rilasciata a quindici anni dall'entrata nell'euro, come se si trattasse di una marachella qualunque e non della vita di milioni di persone: sapevano, li avevano avvisati, avevano previsto tutto ma andarono avanti lo stesso! Portarono questo paese nell'euro pur consapevoli che difficilmente avrebbe funzionato. Hanno giocato. Hanno perso, ma il debito di morte dobbiamo pagarlo noi. Siamo alla follia!"
Ecco le sue allucinanti paroleE, una volta ancor di più, smontare il teorema di quanti sostengono che se l’Unione Europea fosse solida e unita sarebbe un polo alternativo e indipendente: falso. La Ue resta una colonia statunitense, punteggiata com’è di basi americane (senza che si dia in terra americana una sola base europea, ça va sans dire). Il liberatore americano, che già nel 1945 assunse in simultanea il ruolo di nuovo occupante, cerca ovviamente di camuffare in ogni guisa il proprio ruolo reale: e lo fa, appunto, asserendo di voler difendere l’Europa, quando in realtà, come si è detto, mira a tenerla subalterna rispetto a Washington e a usarla come avamposto per la nuova “guerra fredda” contro la Russia putiniana e contro la Cina comunista, che restano a oggi i veri nemici della civiltà dell’hamburger.
Primo in Europa ad essere colpito dal virus, il nostro Paese aveva chiesto forniture d' emergenza agli altri membri dell' Unione. Germania e Francia hanno risposto bloccando l' esportazione delle mascherine e degli apparecchi per la terapia intensiva. Notare che, pochi giorni prima, tutto quello che hanno negato a noi lo avevano concesso all'Iran: il 2 marzo i governi di Berlino e Parigi, assieme a quello di Londra, avevano inviato agli ayatollah un «pacchetto completo di aiuti» fatto di attrezzature da laboratorio, mezzi di protezione e altro equipaggiamento «per combattere l' epidemia di Covid-19», assieme a 5 milioni di euro.
Ed ecco come la Grecia, in difficoltà, è stata aiutata dall'Unione Europea...
Sono terminati gli 8 anni di austerità per la Grecia, il risultato è visto dai vertici europei come un successo. Ed eccoli i dati del successo europeo sulla Grecia: disoccupazione, riduzione dei salari, tagli alla sanità, un debito pubblico alle stelle. Dopo il “salvataggio” la Grecia è ridotta ad un cadavere.
E purtroppo non bastano pochi decenni per cambiare l'identità di un popolo, tanto meno quello tedesco.
L'ultima volta per fermarli, i tedeschi, sono dovuti intervenire gli americani da Ovest e i sovietici da Est.
Donald Trump pubblica il memorandum per offrire assistenza all'Italia per il Covid-19. Nel decreto del presidente americano si fa riferimento all’Italia come uno degli «alleati più stretti e di vecchia data» degli Stati Uniti, un'Italia alla quale il coronavirus ha reclamato più di 18.000 vite umane (ndr 10 aprile'20), ha spinto - si legge nel testo - il sistema sanitario vicino al collasso e che minaccia di far scivolare l'economia in una profonda recessione.
L’ordine prevede anche di dare a Roma supporto tecnico e di business, per aiutare la ripresa dell’economia del nostro Paese.
Il testo non fa cifre e non entra nei dettagli di cosa verrà offerto, lasciando la loro determinazione ai responsabili dei vari settori. La mobilitazione però è totale e senza precedenti, riportando quasi alla mente il Piano Marshall seguito alla Seconda Guerra Mondiale, con l’unico paletto che le iniziative prese non dovranno danneggiare le necessità nazionali degli Usa.
Dichiarazione probabilmente destinata a rimanere solo formale...
E il 16 aprile arrivano le scuse ufficiali della presidente della commissione europea Ursula Von Der Layen per i trattamento riservato all'Italia
"Excusatio non petita, accusatio manifesta",
una locuzione latina di origine medievale dal significato
"Chi si scusa si accusa"...
ed è così che l'Europa si mette nella condizione di dover agire per non rendere poi ridicolo il mea culpa pronunciato nei confronti dell'Italia: aspettiamo e vediamo...