Civile società: pericolose relazioni umane...

Ho incontrato un bambino cieco.
Mi ha chiesto com'era il sole e gliel'ho descritto.
Mi ha chiesto com'era il mare e gliel'ho descritto.
Mi ha chiesto com'era il mondo...
e piangendo
gliel'ho inventato.
Jim Morrison

Avere sempre ragione, farsi sempre strada,
calpestare tutto, non avere mai dubbi:
non sono forse queste le grandi qualità
con le quali la stoltezza governa il mondo?
W.M.Thackeray



[l'insostenibile leggerezza del mondo civile]
Nelle relazioni umane ognuno si fa mercante di se stesso. Dove la mercanzia da piazzare è la propria personalità.
Alessandro Morandotti, Minime

A quante persone
abbiamo regalato il lusso
di ammirare le nostre fragilità.
Anderew Faber

"Razzismo, povertà, falsi miti, influencer, trapper, politici, banchieri, arroganza del potere: 
nuntereggae più". 
È quanto si legge in un murale in onore di Rino Gaetano, realizzato dallo street artist Harry Greb nel giorno dell'anniversario della morte del cantautore (avvenuta il 2 giugno del 1981).  

[civiltà=ipocrisia]
Rispettate dunque sopra ogni altra cosa 
l’ipocrisia umana chiamata anche virtù...

I fantasmi non esistono. I fantasmi siamo noi, ridotti così dalla società che ci vuole ambigui, ci vuole lacerati, insieme bugiardi e sinceri, generosi e vili.
Eduardo De Filippo

Fatevi condizionare il meno possibile da una società che finge di darci il massimo della libertà.
Andrea Camilleri

Ci teniamo tutti ad essere accettati, ma dovete
credere che i vostri pensieri siano unici e vostri,
anche se il gregge può dire “Non è beeeee...ne”
dal film “L’attimo fuggente”

Che altro è la vita se non una specie di commedia nella quale gli attori che si travestono con vari costumi e maschere entrano in scena e recitano la loro parte finché il regista li fa scendere dal palcoscenico.
Erasmo da Rotterdam

La modernità ha fallito.
Bisogna costruire un nuovo umanesimo
altrimenti il pianeta non si salva. 
Albert Einstein

Non faccio che dire «piacere d’averla conosciuta» a gente che non ho affatto piacere d’aver conosciuta. Ma se volete sopravvivere, bisogna che diciate queste cose.
Jerome David Salinger, Il giovane Holden

Non sono io il pagliaccio, ma lo è questa società
mostruosamente cinica e così ingenuamente
incosciente che gioca a fingere di essere seria
per meglio nascondere la propria follia.
Salvador Dalì

La società è a delinquere.

Umberto Silva, Uomo che scrive nella notte


Per farsi dei nemici non serve dichiarare guerra, ma basta dire quello che si pensa. 
Martin Luther King

Sono i modelli culturali, economici, sociali a determinare buona parte del nostro bagaglio di pensieri ed azioni.
E questa società si fonda su modelli profondamente sbagliati...
Sì perché questa società ti insegna a disprezzare, irridere, bullizzare, offendere il diverso. Il povero, il nero, il precario, l'analfabeta, il vecchio, l'omosessuale, il bambino, il migrante, il malato, la madre single, il grasso, il magro, quello con i capelli bianchi, quello che non si veste alla moda. Il fatto è che quando sommi queste diversità scopri che siamo tutti parte di quel mondo. Tutti noi che non siamo quell'1% di privilegiati che vivono nei piani alti della società.
Ma il problema, e questo è il dramma, è che molti di noi fingono di vivere come se fossero quell'1% dimenticandosi ogni santo giorno che sono parte di quel 99% di diseredati.
Anche se hanno una casa, un salario, una piccola sicurezza.
Non siamo figli dei faraoni, ma di quelli che costruivano le piramidi. Non del Re Sole ma degli operai mutilati per edificare la Reggia di Versailles. Non dei generali nelle retrovie, ma dei contadini morti nelle trincee della Grande Guerra..
By cannibali e re

Da quando la società si è costituita, coloro che hanno voluto sottrarvisi sono stati perseguitati e scherniti.
Vi si perdona tutto purché abbiate un mestiere, una qualifica sotto il vostro nome, un sigillo sul vostro nulla.
Nessuno ha l'audacia di esclamare "non voglio fare nulla".
Emil Cioran



"Anni fa, uno studente chiese all'antropologa Margaret Mead quale riteneva che fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così. Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l'osso guarisca.
Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi.
Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia.
Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri. Essere civili è questo". 

Poche persone riescono a essere felici senza odiare qualche altra persona, nazione o credo.
Bertrand Russell

Il male è insopprimibile nel mondo.
Perché non nasconderlo dunque sotto una faccia uniformemente angelica?
Inutile cercare altro significato alla parola ipocrisia, di quello contenuto nella parola civiltà.
Alberto Savinio, "Narrate, uomini, la vostra storia".

Esser civile, vuol dire proprio questo: 
dentro neri come corvi, fuori bianchi come colombi; 
in corpo fiele, in bocca miele.
Luigi Pirandello, L'uomo, la bestia e la virtù, 1919


Non è necessario colpire 
una persona per far male. 
Una parola, fa male. Il silenzio, 
fa male. Una mancanza, fa male. 
Il disprezzo, fa male. L'indifferenza, fa male.
Alessandro Ammendola


« Una delle cause delle nostre miserie è che noi viviamo seguendo l'esempio altrui e, invece di regolarci secondo ragione, ci lasciamo trascinare dalla consuetudine. Se fossero pochi a fare una cosa, noi non avremmo voglia di imitarli; ma una volta che s'è generalizzata una moda, la seguiamo, nella convinzione che una cosa diventi onorevole se è fatta da molte persone. Così per noi l'errore prende il posto dell'azione retta quando è diventato l'errore di tutti. »
Seneca, Lettere a Lucilio

Quando tra due interlocutori uno sbraita, si agita e gesticola in continuazione, mentre l'altro mantiene modi fermi e toni pacati, la ragione starà senz'altro dalla parte di quest'ultimo. 
Sempre. Anche se non ce l'ha.
Giovanni Soriano


[L’indifferenza è il peso morto dell'Umanità.]

La società non aveva posto per i poveri i deboli gli abbandonati. 
Il mondo mi pareva l'opera di un demonio.
 Swami Vivekananda

Viviamo in una società che insegna alle donne a difendersi dallo stupro, 
invece di insegnare agli uomini a non stuprare.
Viviamo in una società che ci chiede di fare la raccolta differenziata 
invece di proibire la produzione di inutili imballaggi.
Viviamo in una società che ci chiede uno sforzo per pagare un debito invece di smettere di produrre quel debito.
Viviamo in questa società malata solo perché non siamo più in grado di immaginarne una nuova.
Tutto questo perché viviamo in una società che considera la cultura un costo e la formazione una spesa. 
Non un investimento.
Se pensiamo che l’istruzione sia costosa,
aspettiamo di vedere quanto ci costerà l’ignoranza.
È solo questione di tempo.
Antonio Schivardi


All'antico filosofo Talete una volta chiesero:
"Qual'è la città [ndr società] giusta?"
Lui rispose "Quella in cui i cittadini non sono né troppo ricchi né troppo poveri..."

La civiltà porta a una vita sempre più mentale (e alle felici conseguenze della vita mentale: ordine, regolarità, silenzio) e alla eliminazione del gesto. I popoli più civili parlano senza segni, i meno civili con la parola e assieme con i segni. L’enfasi, le inflessioni di voce, il linguaggio espressivo non sono se non il residuo del parlare semeionico dell’uomo primitivo e del gesto passato nel suono. È un gestire con la voce. È il segno che ancora non ci si fida del significato puro della parola. È il segno che ancora non si riesce a vincere in noi lo scimmiesco. Gli uomini civili parleranno non solo senza gesti, ma senza enfasi ancora, senza inflessioni di voce, senza carattere né colore né espressione nel suono della parola. E nello stesso modo reciteranno gli attori di un teatro "civile", ossia gli attori che avranno del tutto ucciso in sé l’istrionismo. Lo scrittore del pari che avrà completamente vinto in sé la scimmia, scriverà in maniera inenfatica, inespressiva, incolore.
Alberto Savinio, Nuova Enciclopedia, alla voce "Enfasi"

Nel mondo civile l'unica dote apprezzabile è la capacità del male: e secondo ch'essa salga o degradi, cresce o decresce la stima e la riconoscenza degli uomini.
L'uomo che si appalesa assolutamente incapace di fare il male è un miserabile e un malato.
Concetto Marchesi, "Valerio Marziale" 1914

Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli… a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto.
Dall'età del livellamento, dall'età della solitudine, dall'età del Grande Fratello, dall'età del bispensiero… tanti saluti!
George Orwell, "1984" uno dei suoi più celebri romanzi pubblicato nel 1949

L'opinione pubblica è più viziosa delle prostitute.
Honoré De Balzac

Le cose di cui si è assolutamente certi non sono mai vere.
Oscar Wilde

[ La gente è fatta così, seleziona con fiuto infallibile le proprie vittime fra chi avrebbe più bisogno di carezze.]
Patrick McGrath

La storia umana (eccezion fatta per alcune società primitive) è stata quasi interamente caratterizzata dal dominio e dallo sfruttamento di una maggioranza a opera di una piccola minoranza. Per far ciò, questa di solito sì è servita della forza, ma la forza da sola non basta. A lungo andare, la maggioranza ha dovuto rassegnarsi alla propria condizione di sudditanza e ciò è stato possibile soltanto riempiendo la mente degli uomini con menzogne e finzioni d'ogni sorta, atte a giustificare il dominio di pochi. Non è questa l'unica spiegazione al fatto che ciò di cui la gente ha consapevolezza riguardo a sé, agli altri, alla società è soprattutto finzione. Nel corso della propria evoluzione storica, ogni società viene assalita dal bisogno di sopravvivere nella particolare forma che si è data, e solitamente realizza tale sopravvivenza ignorando le grandi aspirazioni umane che sono comuni a tutti gli uomini. Tale discrepanza tra il fine sociale e quello universale conduce anch'essa alla costruzione (su scala sociale) di finzioni e illusioni d'ogni sorta, aventi la funzione di negare e rendere accettabile la dicotomia esistente tra le aspirazioni dell'umanità e quelle di una data società.
Erich Fromm, Psicoanalisi e buddhismo zen


Sono poche le persone che io amo veramente, e ancora meno quelle che stimo. Più conosco il mondo, più ne sono delusa, ed ogni giorno di più viene confermata la mia opinione sulla incoerenza del carattere umano, e sul poco affidamento che si può fare sulle apparenze, siano esse di merito o di intelligenza.
Jane Austen

Non credo che dovremmo far dipendere la nostra coscienza dal risultato positivo o meno di quel che poi ne ricaveremo. Io personalmente ne faccio una questione di etica. Magari a fondo perduto, chiaramente. Ma necessaria per stare bene con me stessa.


Si è “civilizzati” nella misura in cui si porta rispetto all’elegante falsità costruita dai secoli.
In ogni uomo si cela una possibilità di apocalisse, eppure ogni uomo si adopera per livellare i propri abissi.
Se ognuno desse via libera alla sua solitudine, Dio dovrebbe ricreare il mondo, la cui esistenza dipende in tutto e per tutto dalla nostra educazione e dalla paura che abbiamo di noi stessi.
Il caos significa respingere tutto ciò che si è appreso, significa essere se stessi.
Emil Cioran

Chi non sa mentire, 
crede che tutti dicano il vero.
Franz Kafka

“Penso che sia necessario educare le nuove generazioni al valore della sconfitta. Alla sua gestione. All’umanità che ne scaturisce. A costruire un’identità capace di avvertire una comunanza di destino, dove si può fallire e ricominciare senza che il valore e la dignità ne siano intaccati. A non divenire uno sgomitatore sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo.
In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell’apparire, del diventare … a questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde. E’ un esercizio che mi riesce bene. E mi riconcilia con il mio sacro poco.
Ma io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù … ”.

Pier Paolo Pasolini


Impara a vedere gli altri come sono realmente.
Se vedi gli altri come sono realmente, senza prendere nulla in modo personale, niente di ciò che dicono o fanno ti potrà ferire. Anche se mentono, va bene così. Stanno mentendo perché hanno paura che tu scopra che non sono perfetti.
Don Miguel Ruiz, I quattro accordi

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