Gan 'Eden...

Un uomo, una donna… 
strane parole, strana follia!
Ingeborg Bachmann, Malina

Gan Eden è un termine ebraico in cui Gan significa "luogo recintato e protetto"... quindi giardino posto in Eden. Eden era un grande territorio posto tra il Mar Caspio e l'est dell'attuale Turchia.


[nella versione onirica più che fisica]
Ci si potrebbe domandare 
se ciò che i creduloni chiamano “peccato originale”, debba considerarsi il morso a una mela da parte dell'umano, o non piuttosto la creazione dell'umano da parte di un dio.
Giovanni Soriano


Strani racconti narrano di una storia umana molto più complessa e straordinaria di quanto non la dipingano i libri di storia...
E la Bibbia ci racconta come gli Adamiti sono stati fabbricati... non creati!




[tutte illazioni, certamente...]
Ma strane storie dicono che alieni sarebbero intervenuti [in una Terra che per loro non era più che un bioparco] una prima volta sugli ominidi per creare manovalanza nelle loro miniere...
una seconda volta su Adamo per la creazione di un gruppo specifico che lavorasse direttamente nei loro giardini recintati...

... scelsero l’uomo primitivo, una particolare scimmia antropomorfa che abitava sulla Terra, forse l’Homo Erectus, progenitore della nostra specie. Ebbe così inizio il progetto di creazione dell’Adam, il cui significato è “il terrestre”, poiché la parola Adamo è un derivato della radice di Adamah = Terra. Da qui la confusione biblica dell’uomo generato dalla modellazione del fango.


Tradizioni sumere parlano degli adamu, creati dagli Annunaki per lavorare al loro posto... 
ibridi maschi sterili. Tuttavia la loro sterilità non impediva ai maschi di avere i naturali istinti di accoppiamento che sfogavano con il mondo animale... per cui gli dèi decisero di creare loro delle compagne...  
 

Vi è una parte della Bibbia (che è stata lasciata nonostante quella 
tradizionale abbia subito molti filtri religiosi tanto da perdere alcune delle sezioni e dei pezzi importanti), che suggerisce che Dio ha creato non solo un uomo, ma anche una donna, allo stesso tempo invece che dopo, come è stato poi scritto con la storia della costola di Adamo. C’è una parte della Bibbia che testimonia questa contemporaneità, l’originale Bibbia di Re Giacomo in Genesi 1: 27 dice: “E Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio, lo creò: maschio e femmina, li ha creati”. Questo ci porta a credere che Dio abbia creato l’uomo e la donna allo stesso tempo. Sembra la prova più chiara che entrambi sono stati creati allo stesso tempo e allo stesso modo, con l'argilla, e potrebbe essere anche la prova dell’esistenza di Lilith. La donna è stata allevata proprio come l’uomo. Mentre all’interno avevano diversi organi, gli organi riproduttivi, in termini generali, avevano entrambi la stessa forza e carattere.  E allora fu  Lilith la prima donna dell'Umanità creata come Adamo a immagine e somiglianza degli dèi ancor prima di Eva e, come tutti coloro che si sono opposti al disegno di Dio, sono stati semplicemente demonizzati?


Ma che fine ha fatto 
Lilith?
L’Alfabeto di Ben-Sira, un testo apocrifo, riporta che Lilith era una donna che aveva una personalità decisa ed era intelligente e sembrava essere superiore ad Adamo. Tuttavia, Adamo era più dominante nel suo personaggio e aveva un appetito carnale. Lilith chiese ad Adamo di giacere sotto di lei, e lei sarebbe stata sopra, ma Adamo rifiutò. Si legge: “Perché dovrei sottomettermi a te? Lei interrogò, anch’io sono fatta di polvere, e quindi sono la tua pari”. Mentre Adamo cercava di costringerla a ubbidire, Lilith, pronunciato il nome di Dio con ira, lo abbandonò. Ma dove è andata?  È stato suggerito che è corsa direttamente tra le braccia di uno di quegli altri esseri che vivevano nel Giardino dell' Eden e che  avevano funzioni specifiche e non potevano essere in contatto con le altre creature. Lilith lasciò Adamo e andò da Samael (o Ashmodai, a seconda la versione) e procreò con lui. Il testo dice che Lilith fu trasformata in un demone da Dio che maledisse lei e tutta la sua progenie.


Lilith fugge dall’Eden...

Quindi entrambi vissero nel giardino dell’Eden finché non si scontrarono a causa del rifiuto della donna di stare sottomessa all’uomo. 
E a seguito del litigio Lilith fugge dall’Eden...



Quando la prima donna fu maledetta ed allontanata, Dio si rese conto che Adamo era di nuovo solo e scelse di creargli compagnia. Questa volta, per assicurarsi che la compagna fosse sottomessa ed ubbidiente, prese una delle costole di Adamo e creò Eva. Eva fu la seconda moglie di Adamo e nella Bibbia si dice che fosse la responsabile del peccato del frutto proibito. Adamo visse con Eva senza problemi finché entrambi furono espulsi dal paradiso e fu allora che iniziò l’umanità in peccato permanente. Sembra che ciò che ha causato problemi con la vecchia gerarchia della chiesa fosse il fatto che il rapporto non poteva essere basato sull’uguaglianza. Nel corso della storia, le religioni hanno stabilito che non c’era uguaglianza tra le figure femminili e maschili. Questo ha visto il personaggio
di Lilith censurato e sparito dalla Bibbia, in quanto dava idee di potere per le donne.



e attraverso l'utero di 
Lilith venne creata Eva



Eva e Lilith
La Genesi quando parla di Adamo ed Eva, non si riferisce ai progenitori dell'umanità, ma ad una razza speciale. Gli Adamiti non erano solamente due persone, ma un gruppo di individui che sono stati fabbricati con un'alta componente genetica degli Elohim, e che dovevano vivere e lavorare all' interno del "Giardino dell'Eden". Il numero degli Adamiti all'interno del Gan*Eden doveva essere controllato dagli Elohim, quindi non dovevano assolutamente riprodursi da soli. É molto probabile infatti che prima dell'intervento del "Serpente", Eva fosse sterile. Il "Serpente" era un Elohim che la pensava diversamente rispetto al destino degli Adamiti. Si può quindi definire un Elohim rivale di quelli che volevano controllare in gran parte, l'esistenza di quella razza speciale. Il "Serpente" é molto probabilmente intervenuto chirurgicamente su Eva, quindi sulle femmine, rendendole fertili... la Bibbia non parla mai di "mela" ma di "frutto". L'espressione ebraica "mangiare il frutto", significa "avere un rapporto sessuale"; Eva "mangia il frutto" con il "Serpente" e poi fa "mangiare" anche Adamo. 
Le tradizioni ebraiche dicono che il padre di Caino era Samael il cui nome ha un significato legato al veleno. E tra l'altro nella letteratura ebraica extra biblica, c'è scritto che Eva ha subito una violenza sessuale dall'Elohim chiamato appunto "Serpente". Da questa violenza nasce Caino.  Quindi pare che il "Serpente" sia intervenuto su Eva rendendola fertile, e poi l'abbia violentata. Da questo momento Adamo ed Eva prendono coscienza delle capacità del loro corpo.





La fabbricazione di Eva attraverso Adamo, dicono gli attuali genetisti, sarebbe uguale ai protocolli di clonazione come i nostri mancante solo dell'elemento intermedio, cioè dell'utero nel quale viene impiantato l'essere nuovo: e l'elemento intermedio sarebbe Lilith cioè la femmina attraverso la quale verrebbe creata Eva.

Photo by Justin Rosenberg

e fu 
Ewah
accidenti a lei...
messa accanto all'Adamu affinché si potesse accoppiare smettendo di ricorrere agli animali...
Perché quando la prima donna fu  allontanata, Dio si rese conto che Adamo era di nuovo solo e scelse di creargli compagnia. Questa volta, per assicurarsi che la compagna fosse sottomessa ed ubbidiente, prese una delle costole di Adamo e creò Eva. 

E qui, con le Ewah, gli annunaki commisero l'errore fatale...
le donne di quell'Eden carpirono le attenzioni di alcuni di loro... diedero loro sesso e in cambio "mangiarono il frutto dell'albero della conoscenza": ebbero in dono la consapevolezza di una moltitudine di cose... 


le Ewah divennero pericolose e furono allontanate insieme a tutti gli altri adamiti affinché non mangiassero anche "del frutto dell'albero della vita" e non carpissero anche i segreti dell'immortalità...
[La conoscenza ci è stata consegnata dalle donne...]



E nell'Epopea di Gilgamešh troviamo una delle più antiche attestazioni del ruolo civilizzatore delle donne...
Una delle creature dalla dea  Ninhursag (che insieme ad Anu è considerata la progenitrice della maggior parte degli dèi...  per alcuni sorella e moglie di Enlil), fu Enkidu.  
Partiamo con il ricordare che l’Epopea di Gilgamešè il primo poema epico della storia della letteratura universale.
Scritto in babilonese a caratteri cuneiformi, l’opera risale al III millennio a.C. circaIl poema parla di Enkidu, un giovane “guerriero primitivo” mandato dagli dèi in terra e cresciuto con gli animali delle foreste: viveva e si accoppiava con essi... 
C'era in lui la forza del dio della guerra:  lunghi, come quelli di una donna, i suoi capelli che ondeggiavano come quelli della dea del grano; aspro il suo corpo, coperto di pelo arruffato, come quello del dio del bestiame. Viveva e si accoppiava con gli animali: distruggeva tutto ciò che incontrava. Era ignaro dell'Umanità e nulla sapeva della terra coltivata!  Per iniziarlo alla civiltà, la dea gli mise accanto una sua sacerdotessa, Shamhat: sedotto, giacque con la donna in beatitudine per sette giorni e sette notti cominciando a conoscere l'Umanità; la maratona amorosa di Shamhat ed Enkidu  raddoppiò cominciando a provocare in lui cambiamenti psicologici che subisce man mano che diventa umano... poi, quando Enkidu volle ritornare agli abituali accoppiamenti con gli animali dei boschi, essi non lo vollero più e fuggirono terrorizzati. Primitivo ma divenuto saggio, il giovane capì di aver trovato nella donna la via giusta... Il mito della capitolazione di Enkidu di fronte a una femmina fa parte di una serie di elementi che si ritrovano nell'Epopea di Gilgamešh.



Quindi tra un litigio e l'altro, con in mezzo una tresca a tre, si arriva all'inquietante caso de "la mela e il serpente"...


A proposito...
lo sapevate che al tempo di Adamo ed Eva le mele costavano l’ira di Dio?


Avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela: 
quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza.
Lettera a un bambino mai nato, Oriana Fallaci.



La colpa di Eva è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l'universo, la terra, il proprio corpo, di rifiutare l'insegnamento calato dall'alto, in una parola Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede.
Margherita Hack.


...e dopo che Eva e Adamo si deliziarono con i frutti dell'Albero della Conoscenza... 
Eva posò le narici sul torace di Adamo. Respirò il suo odore. Adamo affondò la mano nei capelli di lei, e anche lui respirò il suo odore.“È strano,” disse Eva, “mi piacerebbe poter tornare nel tuo corpo, nella costola dalla quale dici che sono venuta. Vorrei che non ci fosse la pelle a separarci.” 
Adamo sorrise e la strinse ancora più forte. Anche a lui sarebbe piaciuto, disse sfiorandole la spalla con le labbra. Desiderava mangiarla come fosse il frutto proibito. Eva sorrise. Gli prese la mano e uno dopo l’altro s’infilò in bocca le sue dita, le strinse tra le labbra, le succhiò. La pelle salata di lui conservava ancora il sapore del fico. Adamo la guardava stupito da quel gesto, mentre il calore dolce e umido della bocca di lei gli avvolgeva le dita come un mollusco acquatico. Eva avrà dentro il mare? Il mare sarà stato anche dentro di lui? Cosa poteva essere, altrimenti, l’ondata che sentiva pressare nel basso ventre, che gli saliva per le gambe e gli esplodeva nel petto facendolo sospirare? Quella sensazione era talmente intollerabile che Adamo ritirò la mano e posò la testa nella curva del collo di lei. Eva sollevò il capo e sospirò, e così facendo rovesciò indietro la testa. Lui si accorse che aveva gli occhi chiusi e le accarezzò dolcemente il seno, sorpreso dalla brillantezza, dal colore e dalla consistenza delle piccole areole rosate che tutto a un tratto si erano inturgidite, proprio come il suo pene, che all’improvviso, come guidato da una volontà propria, aveva perso il suo consueto aspetto rilassato per ergersi come un dito sproporzionato che indicava inequivocabilmente il ventre della donna. 
Lei, con il corpo teso, cedette al desiderio di baciare Adamo dappertutto e di lì a poco, sul pavimento della grotta, erano una sfera di gambe e braccia e mani e bocche che si cercavano tra gemiti e risatine. Si toccarono piano, per scoprire e sorprendersi, poco a poco, di ciò che i loro corpi ora offrivano: le umidità nascoste e le erezioni insolite, l’effetto magnetico delle bocche e le lingue annodate come passaggi segreti dove le onde dell’uno si frangevano sulla spiaggia dell’altro. Per quanto si toccassero non riuscivano a placare il desiderio, e quando ormai erano due focosità bagnate di sudore, Adamo sentì l’irresistibile impulso di piantare in lei il germoglio verticale che si ergeva nel centro del suo corpo, ed Eva, che finalmente aveva compreso, capì che doveva aiutarlo, che la sorprendente appendice comparsa tra le gambe di Adamo voleva entrare in lei. Quando finalmente fu dentro, Adamo ed Eva provarono insieme l’emozione travolgente di tornare a essere un corpo solo e seppero che fino a quando fossero rimasti così non si sarebbero più sentiti soli. Anche se non avessero più potuto parlare e le loro menti si fossero svuotate, avrebbero potuto stare insieme e comunicare senza bisogno di parole. Pensarono che era sicuramente questa la conoscenza di cui parlava il Serpente. Cullandosi l’un l’altro, tornarono al Nulla e i loro corpi, finalmente liberati, si riprodussero per segnare l’inizio del mondo e della Storia.

Gioconda Belli 


E con le Ewah, gli annunaki, commisero l'errore fatale...
le donne di quell'Eden carpirono le attenzioni di alcuni di loro... diedero loro sesso e in cambio "mangiarono il frutto dell'albero della conoscenza": ebbero in dono la consapevolezza di una moltitudine di cose... divennero pericolose e furono allontanate insieme a tutti gli altri adamiti affinché non mangiassero anche "del frutto dell'albero della vita" e non carpissero anche i segreti dell'immortalità...
La conoscenza ci è stata consegnata dalle donne...



[e tutto 'sto casino per un solo morso]
maledetta mela...
Eva accidenti a te!
Ti dissi "me*la... dai?"
 e tu capisti tutt'altra cosa... 

Mina*Celentano, 2017
"Il danno è fatto, indietro non si torna più
Punto a capo per colpa di Eva
Un peccato quell'ultima cena
Eva accidenti a te
Questa vita strana mi riporta a te..."


Ed Eva mangiò il frutto con

 in anticipo di dieci minuti che con Adamo... dopodichè lo mangiò anche con Adamo... e da allora l'uomo è rimasto sempre indietro di dieci minuti rispetto alla donna...


Mi era stato detto di non cogliere le mele perché appartenevano non so bene a chi. Proprio per questo ne ho colta una e mi è piaciuto rubarla e l'ho addentata di nascosto e il sapore era così diverso dagli altri, così nuovo, quasi divino. E a quel punto, non so chi, mi ha detto che avrei partorito con dolore e che la mia vita non sarebbe stata facile, che avrei dovuto soffrire solo per mostrare la mia esistenza. E così è stato. Sempre in ombra, sempre comparsa, sempre figlia 
di un dio minore. Strega, demonio e poi puttana: bruciata sui roghi dell'ignoranza, condannata da un credo cieco e deforme, additata da una società isolata nei sui limiti crudeli e abietti. E adesso sono qui, con la mia vita e con la mia mela in tasca che addento, ogni tanto e ogni morso è un passo avanti, ogni morso è una parte di me che esce fuori, con un sorriso. Firmato: una donna qualunque.
Paola Melone

L'Eden... 
mi hanno mandato via?
E io me lo rifaccio...
e visto che ci sono lo miglioro.
Patrizia Cavalli




Proibire il frutto significa renderlo piacevole e attraente.
Alexander Sutherland Neill

"In principio era il verbo. 
No, in principio era il sesso."
Antonio Gramsci


Genesi 2.0...
Esisteva un essere. 
Neppure lui sapeva chi fosse. 
Quando glielo chiedono risponde 
"io sono colui che sono": 
come dire "io so' io" e tu non sei un c....
(vabbeh... sorvoliamo).
Non si sa dove risiede; forse ovunque; ma perché improvvisamente cambia e decide di creare qualche cosa? Un essere infinito e onnipotente è già tutto nello spazio e nel tempo e non può cambiare. Per sei giorni crea... ogni volta che finisce una creazione esclama: vedo che è una cosa buona! Viene il sospetto che quando inizia a creare non sa se l'operazione gli riuscirà bene o male. Il settimo giorno si riposa... si potrebbe dedurre che forse era una specie di coltivatore diretto perché è lui che coltiva direttamente il giardino nell'Eden e al settimo giorno ci va a passeggiare e a prendere il fresco. Comunque verso la fine di questa creazione l'essere decide di fare qualcuno che gli rassomigli e crea, plasmandolo con la polvere, la terra o la creta (ecco trovata, forse, l'origine della parola cretino, spiegando così molti aspetti della storia dell'umanità), un uomo maschio, con tanto di pene. All'uomo il pene non serviva a nulla, visto che mancava la donna e ciò dimostra però che l'Essere stesso aveva un pene, riprodotto nell'uomo solo per necessità di rassomiglianza: cosa molto poco divina... l'uomo viene posto a coltivare un podere ma gli viene raccomandato di non mangiare i frutti dell'albero della conoscenza del bene e del male, piantato al centro del podere, perché se ne mangia morirà. Quindi il giardino era dell'essere, che lo faceva coltivare all'uomo per poi andarvi, a proprio piacimento, a passeggiare e mangiarne i frutti? Viene quasi da pensare che l'essere non voleva che Adamo capisse quali erano i suoi diritti: distinguere fra il bene ed il male vuol dire conoscere le regole: perché mai Adamo non doveva conoscerle? C'era il pericolo che piantare ortaggi piantasse grane al padrone? L'essere seguiva la regola della beata ignoranza del popolo? Non è ben chiaro, ma pare che poco dopo, nello stesso sesto giorno, si accorge che Adamo, unico fra gli animali, era solo e allora crea Eva: fa l'anestesia ad Adamo, gli apre il petto, toglie una costola e richiude la ferita; con la costola forma Eva... in questo caso però l'essere non ripete il solito ritornello usato dopo la creazione delle altre cose e dell'uomo e non dice "ho visto che è una cosa buona". Qualche dubbio sulla donna già ce l'ha... infatti Eva alla prima occasione mangia la mela col serpente; scopre che il sesso è strepitoso; dieci minuti dopo lo sperimenta entusiasta con Adamo (da qui probabilmente il detto "l'uomo arriva sempre dieci minuti dopo la donna") e si becca il cazziatone dal padrone con tanto di condanna ad una vita di sofferenze... perché poi l'essere ci tenga tanto al fatto che i due non facciano sesso, rimane un mistero. Dalla storia poi si vede che l'essere non è molto divino: si sentono i suoi passi, parla da solo e, come ogni buon potente, ha la sua guardia del corpo, i cherubini con spada, tipica arma militaresca dell'epoca. 
E una riflessione sorge spontanea: ma se l'essere ha bisogno di essere protetto, ciò significa che ha avversari di pari grado e potenza e questa è l'ulteriore prova che l'essere è solo uno dei tanti esseri che giocano con l'umanità...

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