Spiriti della natura...



Nel 1963 lo Zoo di New York realizzò un'installazione intitolata "l'animale più pericoloso al mondo"
era uno specchio!

Uomo, non ti esaltare al di sopra degli animali: essi sono senza peccato, mentre tu, con tutta la tua grandezza, contamini la terra. 
Fëdor Michajlovič Dostoevskij 


"In natura non esiste nulla di così perfido, selvaggio e crudele come la gente normale" 
Hermann Hesse

L'Omo disse a la Scimmia:
Sei brutta, dispettosa:
ma come sei ridicola!
ma quanto sei curiosa!
Quann'io te vedo, rido:
rido nun se sa quanto!...
La Scimmia disse: Sfido!
T'arissomijo tanto!
Trilussa


Temo che gli animali vedano nell'uomo un loro pari che abbia perduto in modo estremamente pericoloso il sano intelletto animale: è infatti un animale folle, un animale infelice, un animale delirante che ride, che piange...
Friedrich Nietzsche

Gli animali possiedono la bellezza senza vanità, forza senza indolenza, coraggio senza ferocia e tutte le virtù dell'uomo senza i suoi vizi.
Arthur Shopenhauer

"Perché amo gli animali?
Perché io sono uno di loro."
Alda Merini


«Amate gli animali: Dio ha donato loro i rudimenti del pensiero e una gioia imperturbata. Non siate voi a turbarla, non li maltrattate, non privateli della loro gioia, non contrastate il pensiero divino. Uomo, non ti vantare di superiorità nei confronti degli animali: essi sono senza peccato, mentre tu, con tutta la tua grandezza, insozzi la terra con la tua comparsa su di essa e lasci la tua orma putrida dietro di te; purtroppo questo è vero per quasi tutti noi».
Fëdor Dostoevskij, “I fratelli Karamazov”

ph Alain Laboile


In realtà quei supplizi che dicono ci siano nel profondo inferno, li abbiamo qui tutti nella vita.
Tito Lucrezio Caro, dal De Rerum Natura

Magica natura... quando ero piccola ero innamorata dei documentari: una esplosione di vita!!!
Crescendo mi è stato sempre più presente che l'esplosione di vita a cui assistiamo non è altro che la danza dei predatori sulla morte delle prede... la natura è una continua lotta per non morire... la natura è un lungo banchetto dove la vita si ciba di morte... 
Quando ammiriamo la natura ammiriamo la vita dei vincenti che si è cibata della morte dei perdenti!?!

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Negli animali la natura mostra equilibrio per quanto concerne la forza, e la femmina non è per niente inferiore al maschio, sia nell'affrontare le fatiche per le cose necessarie alla vita, sia per sostenere le battaglie in difesa dei figli. […] Tu stesso, poi, hai visto spesso che femmine di leopardi e di leoni non cedono assolutamente ai maschi per impeto e forza.
Plutarco "Bruti animalia ratione uti"




Se riuscissimo
ad imparare dagli animali come si ama, 

forse saremmo meno bestie.





Belle e graziose, variegate e incantevoli, piccole ma avvicinabili, le farfalle ci portano verso il lato soleggiato della vita. Perché ognuno di noi merita un po’ di sole.
Jeffrey Glassberg


Ma l'amara verità è che il mondo animale è un mondo in guerra...

Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.
Lao Tzu


La felicità è come una farfalla: se l’insegui non riesci mai a prenderla, 
ma se ti metti tranquillo può anche posarsi su di te.
Nathaniel Hawthorne



"E se diventi farfalla nessuno pensa più a ciò che è stato quando strisciavi per terra e non volevi le ali.” 
Alda Merini

La farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta.
Rabindranath Tagore

Belle e graziose, variegate e incantevoli, piccole 
ma avvicinabili, le farfalle ci portano 
verso il lato soleggiato della vita. 
Perché ognuno di noi merita un po’ di sole.
Jeffrey Glassberg

ph Elisa Scascitelli 

Ho sognato di essere una farfalla
che volava nel cielo, poi mi sono svegliato.
Ora mi chiedo:
ero allora un uomo che sognava di essere una farfalla, o sono ora una farfalla che sogna di essere un uomo?

Zhuāngzǐ



Farfalla di sognoassomigli alla mia animae assomigli alla parola malinconia
Wislawa Szymborska

Il segreto è non correre dietro alle farfalle. È curare il giardino perché esse vengano da te.
Mário Quintana

Le farfalle sono come i sogni, non si possono catturare.
Antonello De Sanctis

In bocca al lupo!
E voi cosa rispondete quando vi dicono “In bocca al lupo”? Gli fate fare una brutta fine o declinate? Insomma, qual è la risposta più opportuna tra “Crepi” e “Grazie”?
Spesso la risposta a questo classico augurio è “Crepi il lupo”… povera bestia! Veniva utilizzato dai cacciatori in quanto, nella caccia al lupo per venderne le pellicce integre, ci si doveva avvicinare molto ad esso, tanto da trovarsi appunto, “nella bocca del lupo”. E potevano starne fuori gli animalisti? Ovviamente no. Come il prezzemolo, si sono infilati anche in questo contesto. Dopotutto augurare la morte al lupo è spregevole! La risposta deve essere  “Grazie”. C’è da dargliene atto però: la motivazione è tra le più delicate e sensate. Il lupo, se sente un pericolo, prende i suoi cuccioli in bocca e li sposta da un’altra parte, proteggendoli. Per questo augurare di essere nella bocca di un lupo è un messaggio di protezione, e sarebbe opportuno rispondere “Grazie”. E bravi gli animalisti.

Il lupo non è, come ti hanno detto nelle favole, cattivo. Il lupo non è né cattivo né buono… Azzanna solo quando ha fame. L’uomo azzanna non per fame ma per invidia, per gelosia, per rivalità e questo, a differenza del lupo, lo rende colpevole.
Andrea Camilleri
[Tu avevi in cuore una visione della vita, una fede, un postulato, eri pronto ad agire, a soffrire, a sacrificarti.]
Hai ragione tu, lupo della steppa; mille volte ragione, eppure devi perire. Per questo mondo odierno, semplice, comodo, di facile contentatura, tu hai troppe pretese, troppa fame, ed esso ti rigetta perché hai una dimensione in più. Chi vuole vivere oggi e godere la vita non deve essere come te o come me. Chi pretende musica invece di [rumore], gioia invece di divertimento, anima invece di denaro, [passione invece di lavoro]... per lui questo bel mondo non è una patria...
freeform by Hermann Hesse, da Il lupo della steppa

[con il giusto lupo al tuo fianco... qualunque oscura foresta, qualunque notte buia...]



Considero “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola una lettura fondamentale per un percorso di crescita ed “educazione al femminile sano”. È un libro incoraggiante perché non  chiede di essere in un determinato modo, ma solo di (ri)congiungersi con qualcosa che già si è, nella propria più intima natura: una Donna SelvaggiaPer sua stessa ammissione l’autrice prende spunto dai suoi studi di biologia sulla fauna selvaggia. In questo ambito la Pinkola ha potuto osservare come esista una affinità fra lupi e donne. Non hanno in comune solo alcune caratteristiche psichiche come la sensibilità acuta e la grande devozione, ma anche la forza, la resistenza e l’adattabilità. Questa connessione è presente anche nella loro reputazione negativa, infatti, donna e lupo, sono due specie equamente perseguitate, considerate pericolose, aggressive e senza controllo. Esseri sgraziati in balia delle loro passioni. Come un animale primordiale, la Donna Selvaggia è connessa con il cielo, la terra, la luce, il buio… perché nella natura, con cui intrattiene un rapporto privilegiato, sono raccolte tutte le conoscenze della vita (e della morte).
La Donna Selvaggia è una forza psichica potente.


[e Jack Nicholson ci regala un pensiero delicato sui lupi e sulle lupe...]
“L'aspetto che più mi piace dei lupi è che il capo branco può fare sesso con tutte le femmine.”
Jack Nicholson

Non so bene perché ma c’è qualcosa nell’orso che induce ad amarlo.
James Oliver Curwood 

Katerina Plotnikova, ha creato meravigliose immagini con l’aiuto di veri animali vivi!


Le foto possiedono una ricca dose di misticismo e di qualità onirica che le rende assolutamente incantevoli. I modelli umani di Plotnikova grazie ai loro compagni animali trasudano un’aria regale e tranquilla. Katerina Plotnikova in natura ha saputo creare un’atmosfera inquietante che trae ispirazione dalle fiabe. Ipnotizzanti le sue foto tra la realtà e la fantasia, con belle eroine che vivono in una sorta di fantastico mondo nascosto e mistico.


E nella favola di "Biancaneve e Rosarossa", l'orso sembra essere il vero protagonista: l’orso della fiaba, che rappresenta l'istinto sessuale, diviene il benevole nuovo compagno di giochi quotidiano delle bambine. 
ph Alessandra Bochkareva

Un positivo atteggiamento materno permette ai nuovi impulsi sessuali adolesciali  di Biancaneve e Rosarossa di non essere rimossi, ma di venire accolti nel calore della casa e di esser vissuti con gioia e piacere. Entrambe imparano ad affrontare la loro sessualità nascente. Sottratti al dominio delle paure, istinto e morale (Es e Super io) possono vivere senza contrasti nella casa dell’io.
Un bel sogno che ci parla di una crescita non nevrotica, ma equilibrata, all’insegna di un equilibrio dinamico. Una favola che “tratteggia per noi il paradiso dell’infanzia perduta, al fine di ricordarci per cosa siamo fatti e come potrebbe essere la nostra vita se soltanto fosse retta dalla fiducia originaria e dalla spensieratezza dei veri figli dell’invisibile regno fatto di sicurezze e quiete, invece che dalle preoccupazioni e dall’ansia tipiche del mondo adulto”








[l'uomo comune è come un orso...]
Com’è diverso l’orso. Bello nel senso più rigoroso non è, anzi piuttosto un po’ comico nei suoi movimenti impacciati; abile e goffo, non si sa bene come bisogna prenderlo. Vuole porgerti la zampa, tu involontariamente ti tiri indietro. Non consideri che con la tua paura potresti ferirlo? Un orso possiede amor proprio. Stanotte ho sognato di un orso; mi ero tutto arruffato per la sua buffa immagine. Avevo compassione di lui: allungava il braccio verso una ragazza, lei, la sensibilità fatta persona, lui, sgraziato, neanche pettinato; di questo avrebbe dovuto preoccuparsi. «Lasciami in pace» disse lei, lui se ne andò via dritto come un uomo che capisce una parola, un cenno, andò a letto e si tirò addosso la coperta.
Robert Walser, L'orso in La rosa



E a Comanesti, nel nord della Romania, la fine dell'anno si festeggia con l'Ursul, una tradizione che vede uomini e donne di tutte le età vestirsi di pelli d'orso e ballare al ritmo di flauti e percussioni per allontanare gli spiriti maligni e dare il benvenuto al nuovo anno.


Nel montare un cavallo, noi prendiamo in prestito la libertà.
 
Helen Thomson

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Chiedimi di mostrarti poesia in movimento, e ti mostrerò un cavallo.
Ben Jonson

Ho sentito un nitrito. 
Oh, se era melodioso quel nitrito, e così vivace e allegro! 
Il mio cuore balzò di gioia al suono.
Nathaniel Hawthorne
ph Will Davidson 









Georges Louis Leclerc de Buffon


Una canzone dedicata al nostro amico volatile 
Un brano di Zequinha de Abreu del 1917 portato al successo della famosissima cantante e attrice portoghese naturalizzata brasiliana Carmen Miranda. Il titolo allude al passero dal collare rossiccio [tico tico, appunto], uccello presente in una vasta zona che va dal Messico a tutta l’America Latina.
"Il Tico Tico è ancora qui, a mangiare la mia farina di mais: ma se si deve nutrire che vada a mangiare dei lombrichi in un frutteto. Ma per favore, tenetelo lontano dal granaio perché si sta mangiando tutta la farina... ci sono un mucchio di cose che può mangiare; ho fatto di tutto: gli ho dato mangime per canarini per vedere se lo avrebbe mangiato; ho messo un gatto, uno spaventapasseri e una trappola ma lui pensa che la farina di mais è un buon alimento. Il Tico-Tico, se si deve nutrire, che vada a mangiare piuttosto i lombrichi e non la farina di mais..."

Si crede che tutto sia finito,
ma poi c'è sempre un pettirosso 
che si mette a cantare.
Paul Claudel





L'uomo è diverso dall'animale solo perché non sa esserne uno preciso.
Fernando Pessoa

Eagle GIF


La cosa migliore di un uomo è il suo cane.

Proverbio francese

[ animale ] 
amico mio, accanto a te non ho nulla di cui scusarmi, 
nulla da cui difendermi, 
nulla da dimostrare: trovo la pace…
Al di là delle mie parole maldestre
tu riesci a vedere in me semplicemente [l’essere umano].
Antoine de Saint-Exupery

ph Elena Kalis
Mentre, una notte, se n’annava a spasso, 
la vecchia Tartaruga fece er passo più lungo de la gamba e cascò giù co’ la casa vortata sottinsù.
Un Rospo je strillò: 
Scema che sei!
Queste so’ scappatelle
che costano la pelle…
Lo so: – rispose lei – 
ma, prima de morì, vedo le stelle.
Trilussa


Il caso dell'attrice Tippi Hedren e sua figlia Melanie Griffith che durante gli anni settanta si trasferirono in un ranch fuori Los Angeles raccogliendo animali nati in cattività, abbandonati o maltrattati, provenienti da circhi, zoo o proprietari privati. Presto si ritrovarono con 71 leoni, 20 tigri, 10  puma, 9 pantere nere, 4 leopardi, 2 giaguari, senza dimenticare il «liger» Patrick, un ibrido nato da papà leone e mamma tigre. Il Simba più fido di quest’esotica arca di Noé si era così acclimatato all’ecosistema umano-animale da dividere il letto con l’allora tredicenne Melanie Griffith [roba da far impallidire San Girolamo]. La poco premurosa mamma Tippi Hedren se ne pentì solo in seguito, fondando tra l’altro lo Shambala Wildlife Preserve, una riserva noprofit in difesa degli animali della savana. Durante l’estate 1978, quando il conto degli animali salì a 150, realizzarono finalmente un film (Roar, 1981), con una storia quasi vera: 
una famiglia si trova in casa circondata dai leoni, una versione felina de Gli Uccelli, in cui tra l’altro aveva recitato Tippi Hedren...

Proverbio cinese.

Le donne e gli elefanti non dimenticano mai.
Dorothy Parker



I branchi di elefanti sono guidati da vecchie elefantesse in una società di tipo matriarcale...
Gli elefanti sono in grado di percepire segnali sismici attraverso i piedi, le gambe, le ossa della schiena e l’orecchio medio. Questi mammiferi comunicano tra di loro fino a 10 km di distanza per mezzo di rumori a bassa frequenza, sempre percepiti con i piedi.


Si prendono cura dei loro morti e praticano dei rituali per le vecchie carcasse: ricoprono i corpi degli elefanti morti con delle piante e di frequente visitano le vecchie carcasse e si soffermano a toccarle delicatamente e raccogliere le ossa. Gli elefanti manifestano anche disturbi da stress post traumatico e depressione. Sono ben più umani di quel che sembrano...


 La volpe... a volte simbolo dell'astuzia, sia nelle favole di Esopo, che nelle leggende e racconti folkloristici; spesso metafora di una furbizia 'stupida' che arreca danni a sé stessi; ma non dimentichiamo che la volpe vede nel buio: quindi il suo è preminentemente simbolo dell'intuizione che sa comprendere al di là dell'apparenza, che sa vedere la realtà. Capacità di osservazione acuta nel buio della coscienza.

 
"Nuotando tra gli squali".
La comparsa degli squali è fatta risalire a circa 350 milioni di anni fa (periodo Devoniano: da 410 a 355 milioni di anni fa) e la comparazione con i fossili dimostra che sono rimasti pressoché immutati negli ultimi 70 milioni di anni.
Come parte del suo ultimo progetto, "Lacrime di una sirena", il documentarista Shawn Heinrichs ha realizzato un video volto a sensibilizzare la situazione di squali, balene e altri creature marine, filmando con successo la prima danza mai realizzata sott'acqua tra i grandi squali tigre e un donna. Senza alcun equipaggiamento protettivo, nemmeno un'attrezzatura subacquea, l'ambientalista Hannah Fraser si è immersa nell'Oceano Atlantico per nuotare con un branco di squali, tra cui lo squalo tigre.



Un'intrepida e coraggiosa sub, Ocean Ramsey, nota conservazionista e appassionata di squali che ha incontrato nei mari e oceani di mezzo mondo, in un eccezionale incontro, quello avvenuto nelle acque delle Hawaii e che ha visto protagonisti, un gruppo di diver e un grande squalo bianco. L'episodio è stato documentato da foto e filmati che, in un batter d'occhio hanno fatto il giro del mondo.Lui, l'enorme squalo, sembra sia stato identificato con Deep Blue, il più grande squalo bianco conosciuto e già ripreso nelle acque di Guadalupe, al largo del Messico nel 2014... Certo, come è stato sottolineato da più di qualcuno dopo aver visto i filmati, quella di scendere in acqua senza alcuna protezione con uno squalo bianco di sei metri intento a banchettare, non è stata un'idea del tutto assennata. La mole del predatore ed il teatro dell'incontro infatti, avrebbero probabilmente suggerito ai più, cautela infinita. Forse. Il fatto, però è che, quando si ha a che fare con una ragazza come Ocean, determinati sensi sembrano accentuarsi, tanto che, nel lasso di una manciata di secondi, è già in acqua.










Spesso le razze si mimetizzano efficacemente...  si seppelliscono completamente tra i sedimenti morbidi che le circondano e, una volta sistemate, restano in attesa di balzare sulle loro prede. 

“Tutto quello che vive è sacro”.
John Steinbeck

E poi quelle creature ammantate di una triste fama negativa e oggettivamente tra le più pericolose al mondo per l’uomo: le meduse, ottime predatrice totalmente spinte dall'istinto della fame. E nonostante non abbiano zanne, sono capaci di catturare le loro prede con l’aiuto di tentacoli, dei veri e propri arpioni... Per attirare le loro vittime, alcune meduse hanno un aspetto colorato e appariscente,  usando anche la bioluminescenza, cioè la capacità di brillare che hanno sviluppato alcuni esseri viventi, grazie a particolari reazioni chimiche. Attraendo le loro prede con questi piccoli trucchetti, le avvicinano tanto da poter iniettare il loro potente veleno una volta che le hanno bloccate. E fanno male, tanto male...

Con la calma e la pazienza la lumaca va dove vuole...
Lenta, piccina... ma un portento della natura!!!
La lumaca è un essere muscoloso! Il movimento della lumaca è affidato a potenti muscoli e alle sostanze mucose che li mantengono sempre vischiosi, permettendo all’animale di scivolare su qualsiasi superficie senza risentire dell’attrito...
è ermafrodita e ogni individuo è bisessuato. Quindi, nell’arco della vita, può essere sia maschio che femmina!

ph Anna Volpi

E lo sapevate che la bava della lumaca è un vero prodigio della natura? Le chiocciole, grazie alla loro secrezione, riescono a riparare i danni cutanei provocati, per esempio, dai predatori senza la formazione di cicatrici evidenti. E i ricercatori hanno visto che la pelle delle lumache ha la stessa composizione di quella umana... 
La chiocciola, oltre ad avere un carattere simbolico molto importante [rappresenta l’elemento della stabilità, della sicurezza e delle ricchezze nascoste; è simbolo di prosperità, ricchezza e sicurezza materiale] è conosciuta e utilizzata fin dall’antichità per scopi sia alimentari che terapeutici. 
La sua famosa “bava” era un rimedio tradizionale, conosciuto già dagli antichi greci, in caso di ulcere e gastriti, ferite e problemi di pelle, tosse e catarro. Dopo Chernobyl l’interesse verso le chiocciole aumentò considerevolmente: furono gli unici organismi viventi a non subire mutazioni conseguenti alle radiazioni, grazie al guscio chiuso dalla loro stessa secrezione che aveva avuto funzione protettiva...



Anche la lumaca alla fine
raggiunge la sua destinazione.
Gail Tsukiyama

E poi ci sono esistenze capaci di tessere complesse tele che servono ad imprigionare le loro vittime. Ma come fanno queste esistenze a  non restare intrappolati nelle loro stesse tele? Intanto, utilizzano la tecnica del muoversi perlopiù lungo i “raggi” della ragnatela, che sono meno appiccicosi. Inoltre, hanno zampe ricoperte di minuscoli peli oleosi, con cui riescono a scivolare sui fili come se avessero i pattini.
ph Dora Maar


E un piccolo ragno del Madagascar, lungo solo pochi millimetri, produce ragnatele enormi: fino a 25 metri di diametro! Ma non basta: il filo con cui le tesse è più resistente del kevlar e anche dell'acciaio.


Matsuo Basho
 
E i ragni della famiglia 
Gnaphosidae i
nvece di tessere la tela e aspettare con pazienza che un insetto ci finisca dentro, come fanno i loro simili, preferiscono “sparare” la ragnatela direttamente sulle prede, che restano invischiate. 
Che spider woman si sia ispirato a loro?


E un famosa ragno vive in Nord America e si riconosce per una macchia rossa sul corpo nerissimo: la vedova nera. È uno dei ragni più pericolosi per l'uomo, ma non deve a questo il suo nome, quanto all'abitudine... di divorare il maschio dopo l'accoppiamento!

I ragni sono una inesauribile sorgente di meraviglia, 
di meditazioni, 
di stimoli e di brividi.
Primo Levi

E un grosso ragno peloso vive in Italia Meridionale. In Puglia si credeva che il suo morso provocasse una malattia particolare, da cui si poteva guarire solo saltando e ballando all’impazzata: il nome della tarantella viene proprio da questa convinzione!

Invece di tessere la tela e aspettare con pazienza che un insetto ci finisca dentro, come fanno i loro simili, i ragni della famiglia Gnaphosidae preferiscono “sparare” la ragnatela direttamente sulle prede, che restano invischiate. 

ph by Benoit Courti

Trovato il ragno uno grappolo d'uve, il quale per la sua dolcezza era molto visitato da ave e diverse qualità di mosche, li parve aver trovato loco molto comodo al suo inganno. E calatosi giù per lo suo sottile filo, e entrato nella nova abitazione, lì ogni giorno, facendosi alli spiraculi fatti dalli intervalli de' grani dell'uve, assaltava, come ladrone, i miseri animali, che da lui non si guardavano. E passati alquanti giorni, il vendemmiatore còlta essa uva e messa coll'altre, insieme con quelle fu pigiato. E così l'uva fu laccio e inganno dello ingannatore ragno, come delle ingannate mosche.
Leonardo da Vinci

                  
Se riuscissimo ad imparare dagli animali come si ama, forse saremmo meno "bestie".

Eppure tu vedi che le lotte degli animali tra di loro e contro di voi uomini sono senza inganni e senza artifici, ed essi si difendono con chiaro e nudo coraggio come manifestazione di vera forza; e non per richiamo di legge, né per timore dell'accusa di aver abbandonato il campo di battaglia, ma per natura rifuggono dall'essere vinti e, fino alle estreme conseguenze, resistono e conservano la loro indomabilità; infatti non sono vinti quando sono domati nel corpo, né cedono con la loro anima, ma muoiono combattendo. […] Non c'è preghiera da parte degli animali, né richiesta di compassione, né riconoscimento di sconfitta, né un leone è asservito a un leone, né un cavallo a un cavallo per viltà, come un uomo è asservito ad un uomo, incline ad accettare la schiavitù, condizione che prende il nome dalla viltà. […] 
Plutarco, Bruti animalia ratione uti.



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